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Roma Ti Amo: la mostra giallorossa per vivere una “AS Roma Experience”

Interazioni tra calcio e arte celebrano la squadra della Capitale con la mostra che aprirà negli spazi di Factory Pelanda a Testaccio il 18 febbraio: trofei, maglie storiche, cimeli e installazioni ripercorrono la storia e le emozioni del club giallorosso.
A cura di Gabriella Valente
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Un viaggio giocoso e serio nella storia del team capitolino, un’immersione emozionale nelle sue vicende passate e presenti: una vera e propria “AS Roma Experience”.

Abbonamento stagione 1974/1975, Archivio AS Roma, foto Stefano Caporilli
Abbonamento stagione 1974/1975, Archivio AS Roma, foto Stefano Caporilli

Roma Ti Amo è una mostra speciale, perché dedicata al calcio. È la prima mostra ufficiale della storia della squadra. Ha preso in prestito il grido dei tifosi giallorossi, la frase di striscioni storici, e ne ha fatto il suo titolo, a ricordare che “la storia della Roma è intrisa d’amore”, come ha detto il curatore artistico Nicolas Ballario. Dal 18 febbraio al 20 luglio, all’ex Mattatoio di Testaccio, gli spazi di Factory Pelanda si tingono di rosso e di giallo per ospitare quella che si prospetta come un’esposizione memorabile, annunciata con una grossa campagna promozionale che ha visto coinvolti proprio i giocatori allenati da Garcia.

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I quasi 87 anni di storia romanista raccontati attraverso oggetti, musiche e immagini in un allestimento scenografico. C’è la scrivania dello studio di Italo Zanzi dove nel 1927 nacque ufficialmente l’AS Roma; la Coppa CONI, primo trofeo della squadra vinto nel 1928, le coppe Italia, gli scudetti, gli stendardi ufficiali; fotografie e documenti originali, tessere degli abbonamenti, biglietti dello stadio: c’è persino il biglietto di Brescia-Roma del 28 marzo 1993, la partita che vide l’esordio in Serie A di Francesco Totti. Non potevano mancare le maglie, quelle più belle, rare e introvabili: 40 di queste sono esposte su grandi supporti dalla base semisferica, disposti su erba sintetica a riprodurre uno speciale Subbuteo a misura d’uomo e praticabile. Altrettanto suggestiva l’installazione di un enorme calcio balilla lungo circa 15 metri: il visitatore calpesta il campetto passando sotto le sagome dei giocatori alte 2 metri.

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In un’altra sala il pubblico, disteso sul pavimento d’erba, potrà seguire, su una articolata configurazione di monitor al soffitto, un montaggio video delle prodezze della Roma. A rammentare le vittorie e le sconfitte, le gioie e i dolori della “Magica”, ci sono anche decine e decine di prime pagine di giornali sportivi, dagli anni ’30 ad oggi, con i titoli più significativi dedicati alle vicende giallorosse. Impareggiabile inoltre la colonna sonora della mostra, che crea un perfetto “clima prepartita”: si tratta della canzone Campo Testaccio, scritta nel 1931 per una Roma che giocava ancora nel suo stadio storico del quartiere Testaccio, una canzone che tuttora l’Olimpico intona puntualmente ad ogni match poco prima del fischio d’inizio.

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Nell’emozionante narrazione costruita dagli oltre 500 cimeli di Roma Ti Amo ci sono tutti i campioni di oggi e di ieri: Totti, De Rossi, Gervinho, ma anche, saltando indietro nel tempo, Losi, Amadei, Falcao, Pruzzo e gli altri grandi che hanno reso magica la Roma. I cimeli esposti sono stati raccolti dal Centro Studi dell’Unione Tifosi Romanisti, da collezionisti appassionati del club e dalla società giallorossa, ideatrice e promotrice dell’esposizione.

L’AS Roma ha infatti voluto fortemente questo evento, che fosse celebrativo per il passato ma anche benaugurante per il futuro: questa mostra, dice il presidente della squadra James Pallotta, “non è soltanto una dichiarazione d’amore, né un punto d’arrivo. Piuttosto, preferisco definirla un meraviglioso passaggio verso i traguardi che ci riserverà il futuro”. Per realizzare l’exhibition si è percorsa una strada inconsueta: la grande società sportiva si è rivolta alla società leader nella produzione di mostre d’arte, Arthemisia Group, la quale ha accettato la sfida e organizzato Roma Ti Amo usando gli stessi criteri, la stessa cura, le stesse modalità con cui organizza solitamente mostre d’arte. Ecco perché si parla di connubio tra arte e sport.

Magica Erre - la sistina giallorossa, opera di Brivido Pop
Magica Erre – la sistina giallorossa, opera di Brivido Pop

In una mostra a metà tra archivio e parco giochi, di artistico in senso stretto c’è poco (anche se per molti la maglia di Totti, ad esempio, è più preziosa di un’opera d’arte!); ma il valore culturale dell’evento aumenta se lo si pensa, più in generale, come una celebrazione del gioco del calcio, fenomeno sociale e culturale radicatissimo nel nostro paese. Raccontare la storia dell’AS Roma vuol dire quindi raccontare un pezzo di storia di Roma, della città stessa vista e vissuta attraverso il calcio: “questa straordinaria città ha cresciuto con amore e passione una squadra che le è figlia naturale, l’Associazione Sportiva Roma”, ha affermato Pallotta. Peraltro, il binomio arte-calcio è insito anche nel quartiere stesso che ospita oggi la mostra, perché Testaccio è culla del tifo romanista e sede di molti spazi culturali.

La notizia, infine, è che Roma Ti Amo potrebbe essere il primo nucleo del museo del nuovo stadio giallorosso, il quale però è ancora in piena fase progettuale. Al pari dei più grandi team europei, il club si doterebbe quindi di un proprio spazio espositivo, ed è così che la mostra va letta, come “un assaggio di ciò che la società costruirà nella sua futura casa”.

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