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Roma, protesta anti-governo alla Sapienza: scontri tra studenti e polizia

Tensione e caos in occasione della Conferenza nazionale sulla green economy, alla quale partecipano anche i ministri Orlando, Saccomanni e Lorenzin. Alcuni studenti hanno lanciato bombe carte, la celere ha risposto con le cariche. “Toglietevi i caschi anche con noi, non solo coi fascisti” grida qualcuno.
A cura di Biagio Chiariello
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14.15 – Proteste a La Sapienza, la versione degli studenti: "Cariche ingiustificate" – "È stata un'aggressione immotivata e violenta contro gli studenti che si erano radunati nell'Università" La Sapienza di Roma. È quanto dichiara Alberto Campailla, portavoce Nazionale di Link, Coordinamento Universitario. "È un fatto di una gravità inaudita – prosegue Campailla – che reparti in tenuta antisommossa e camionette della Celere abbiano militarizzato totalmente l'Ateneo sferrando svariate cariche contro i manifestanti alcuni dei quali sono stati addirittura fermati e rilasciati dopo qualche ora. Chiediamo un'immediata assunzione di responsabilità da parte del Rettore della Sapienza Luigi Frati e dei vertici delle forze dell'ordine che ancora una volta hanno represso con estrema violenza la mobilitazione studentesca". "Proprio in questi giorni in cui il Paese è attraversato da chiusure forzate di esercizi commerciali, intimidazioni e assalti alle sedi sindacali tollerate e gestite senza nessun tipo di intervento, le forze dell'ordine hanno risposto in modo violento e repressivo in occasione di una manifestazione studentesca. È necessario ristabilire una dialettica democratica che dia la possibilità a chi da mesi sta protestando contro le politiche di austerity e la Legge di stabilità di esprimere il proprio legittimo dissenso senza dover correre il rischio di mettere a repentaglio la propria incolumità. La politica ha l'obbligo di fornire immediatamente delle risposte alle emergenze sociali per bloccare il moltiplicarsi delle suddette manifestazioni scomposte", conclude Link.

13.05- Rilasciati i due studenti fermati – Sono stati rilasciati Damiano e Alessandro, i due studenti fermati nel corso degli scontri di stamattina fra celere e studenti. Lo scrive l'Ansa.

12.50 – Il ministro Orlando: "No dialogo con le bombe carte" – "Io sono per il dialogo ma non credo che il dialogo si sviluppi con le bombe carta", ha detto il ministro Andrea Orlando intervenuto al convegno. "Non ci sono detentori di verità assoluta, così nessun principio si affermerà mai".

12.40 – Studentessa prende la parola al Convegno: "Grandissima frattura tra ciò che vedo qua dentro e ciò che accade fuori" – . Lo dice una studentessa sul palco della Conferenza per la green economy alla Sapienza. "Per esempio questa università è dismessa e abbandonata – dice la studentessa – La ricerca è defininanziata e non c'è più2. Parla di "emergenza sociale e precarietà" che "il governo non vuole vedere". Questo "luogo non ha più senso di esistere".

Scene degli scontri tra studenti e celere alla Sapienza – 

12.30 – Gli studenti chiedono il rilascio dei due studenti fermati – L'obiettivo dei manifestanti è, dichiara uno studente al megafono, "tenere alta la tensione in attesa del rilascio dei due studenti fermati, dopo le cariche delle Forze dell'ordine" Possibile una conferenza stampa nel pomeriggio. Alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione con su scritto: "Letta e Napolitano non siete i benvenuti alla Sapienza". Nè il presidente della Repubblica nè il premier però sono presenti stamattina all'incontro.

12.10 – Ripartito il corteo degli studenti – Gli studenti continuano il loro corteo attorno all'edificio. Momenti di tensione per ora sembrano placati. È appena uscito scortato il ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni.

12.00 – Due persone fermate e alcuni ragazzi feriti per gli scontri a La Sapienza – A denunciarlo sono stati gli stessi studenti che in corteo stanno accerchiando l'Aula Magna dell'ateneo dove si svolge il convegno sull'ambiente. La polizia continua a presidiare la zona ed il corteo è stato momentaneamente bloccato. Gli studenti urlano: "bella scena la celere che carica gli studenti all'università. Non ce ne andiamo finché non ci restituite i nostri compagni".

Ore 11.50 – Studenti sul tetto. Alcuni ragazzi sono saliti sul tetto della facoltà di Fisica esponendo uno striscione. "Questa è l'ennesima passerella odiosa – spiegano – un incontro vergognoso, mentre la ricerca è asservita agli interessi dei privati". Tra i manifestanti, anche gli studenti di Medicina che lamentano i tagli alle borse di studio.

Ore 11.45 – Gli studenti alla polizia: "Toglietevi i caschi anche con noi, non solo coi fascisti" – "E' davanti agli studenti che dovreste togliere i caschi, non davanti ai fascisti". Davanti alla celere schierata, dopo qualche scontro, gli studenti dei collettivi della Sapienza chiedono che anche a loro sia ‘riservato' lo stesso trattamento visto a Genova e Torino nel corso delle manifestazioni dei Forconi, stigmatizzati col termine ‘fascisti'."Queste cose non si fanno all'università" grida una ragazza agli agenti in tenuta antisommossa.

Ore 11.40 – "Siamo contro il loro modo di parlare di green economy – spiega uno studente dal corteo – parlano di ambiente e poi fanno la Tav sottraendo risorse anche a noi". Molti gli slogan e tra questi: "Napolitano, La Sapienza ti ripudia".

Ore 11.35 – Su Twitter si segnalano scontri- 

Lancio di bombe carta alla Sapienza, dove si sta tenendo la Conferenza Nazionale sulla Green Economy. Circa 300 studenti, molti dei quali con le maschere di Anonymous, hanno sfondato le transenne che li separavano dall'aula magna dove si tiene l'incontro al quale partecipano diversi componenti del Governo, tra cui i ministri dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, dell'Ambiente, Andrea Orlando, della Salute, Beatrice Lorenzin e del Lavoro, Enrico Giovannini. Non ci sono il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Una delle bombe carte sarebbe esplosa all'interno della aula. Come si vede nella foto, un cordone di polizia in tenuta antisommossa sta difendendo l'ingresso della sede della Facoltà. Alla base della protesta degli studenti, spiegano, "l'ipocrisia di organizzare una tavola rotonda sull'economia sostenibile mentre si avallano la Tav e altre infrastrutture che possono minacciare l'ecosistema, sottraendo anche risorse alla ricerca".

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