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Roma, operaio muore folgorato alla stazione Termini

Un lavoratore italiano di 46 anni è morto folgorato alla stazione Termini di Roma. I sindacati: ” Bisogna intervenire immediatamente e porre fine a questa sequenza di morte”.
A cura di Davide Falcioni
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Un operaio italiano di 46 anni è morto pochi minuti prima delle 15 mentre stava lavorando nel piano inferiore della stazione Termini, a Roma. Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente: quel che è certo è che l'uomo è rimasto folgorato e che i tentativi di rianimarlo fatti dagli operatori del 118 sono stati del tutto vani. dalle prime informazioni diffuse sembra che la vittima lavorasse per una ditta in subappalto.

La notizia della morte dell'operaio ha spinto i segretari di CGIL CISL e UIL di Roma e del Lazio, Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri, a redarre una nota congiunta: "Un altro operaio morto sul posto di lavoro. Non si può più continuare a snocciolare il numero delle vittime. Basta. Bisogna intervenire immediatamente e porre fine a questa sequenza di morte. Siamo certamente addolorati per quest'ennesima vittima, ma è tanta la rabbia nel dover ancora una volta porgere le più sentite condoglianze alla famiglia di un cittadino deceduto sul posto di lavoro. Cosa aspettano ancora le nostre istituzioni per attuare normative rigorose sulla sicurezza sui posti di lavoro? Quante altre condoglianze dovremo inviare prima che i lavoratori vengano tutelati? Ma dove sono i diritti dei nostri disoccupati? Dei nostri lavoratori in nero? Di chi muore cercando di compiere il proprio dovere, spesso senza certezze, nè sicurezza alcune? L'indignazione e il dolore non sono più sufficienti. Pretendiamo – come sindacato, come lavoratori e cittadini – norme certe e certe attuazioni di regole e ispezioni che garantiscano realmente la dignità di ognuno".

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