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Roger Federer batte Tsonga e vince per la sesta volta il Masters

Lo svizzero supera in tre set Jo Wilfred Tsonga, dopo due ore e dieci minuti, e vince il settantesimo torneo della sua carriera, nel giorno della sua centesima finale.
A cura di Alessio Morra
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masters londra

Roger Federer ha vinto il Masters. Lo ha fatto per la sesta volta, dopo aver battuto in due ore e dieci minuti il francese Jo Wilfred Tsonga. King Roger, che oggi giocava la centesima finale, ha vinto il settantesimo torneo della sua carriera.

Lo svizzero e il francese si sono sfidati per la terza volta negli ultimi quindi giorni. Due domeniche fa, nella finale di Parigi Bercy trionfò Re Roger, che conquistò uno dei pochi tornei che mancavano nella sua bacheca. Domenica scorsa, nel match inaugurale del Masters, Federer ha vinto in tre set. I due, che nel 2011 si sono affrontati complessivamente sette volte, hanno dato vita ad un bel match. Il primo set è deciso da un game folle di Tsonga. Il primo ad avere difficoltà è il sei volte vincitore di Wimbledon, che nel terzo gioco si salva grazie ad un nastro e a due servizi vincenti. Nell’ottavo gioco si spezza l’equilibrio. Jo attacca in modo scriteriato e scivola 0-40. Un’inguardabile volee regala il break e il primo set a Federer.

Tsonga, che in avvio di partita aveva fatto tanti punti giocando sul rovescio dell’avversario, mentalmente subisce il contraccolpo. Nel terzo gioco si salva con il servizio, nel quinto non può nulla contro un Federer, salito in cattedra. Annullate due palle del due a cinque, Jo resta in scia. Sul 5-4 Federer serve per il match. Lo champagne è già pronto. Invece, Tsonga tira a tutto braccio, si procura le prime palle break di tutto l’incontro, e riesce a strappare il servizio all’ex re del tennis. Jo, nato a Le Mans nell’aprile dell’85, annulla un’altra palla break sul cinque pari. Si va al tie-break. Sotto gli occhi di un’incredibile serie di calciatori (Arshavin, Nani, Cristiano Ronaldo, Pires) e dell’onnipresente Pippa Middelton, Tsonga inizia sbagliando una facile volee, Federer, però, commette un doppio fallo. Grazie ad uno splendido rovescio lo svizzero sale sul 5-2. Con due servizi e uno splendido lungo linea di rovescio Tsonga lo riaggancia e con un altro splendido lungo linea, ma di diritto, annulla il primo matchpoint. Esaltato, il francese va a prendersi il tie-break.

Nel terzo set la classe, l’esperienza, e la freschezza fanno la differenza. Tsonga non dà mai l’idea di poter vincere la finale. Federer non soffre quando serve, un’ottantina di secondi servono per tenere la battuta sul tre pari. Ancora l’ottavo gioco è decisivo. Roger prende in mano il match, il francese non molla e rischia. Con due splendide volee resta aggalla, ma esagera quando attacca seguendo una seconda di servizio. L’uomo che ha vinto Slam nella storia del tennis con una meravigliosa risposta di diritto ipoteca il match. L’ultimo gioco è una passerella. Federer è il primo giocatore che vince per la sesta volta il Masters (Ivan Lendl e Pete Sampras lo hanno vinto in cinque occasioni). Curioso notare che Roger ha vinto due edizioni del Masters a Houston, due a Shanghai e due a Londra, un anno fa superò Nadal.

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