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Roberto Saviano: “Non tiri un sospiro di sollievo, onorevole Cosentino”

Durissimo editoriale del giornalista nei confronti del politico suo conterraneo, salvato ieri dall’arresto dalla Camera dei deputati. Saviano:”Lei per me non è innocente e non lo sarà mai. La camorra ha trovato in lei un interlocutore”
A cura di Alfonso Biondi
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Autore di Gomorra

Roberto Saviano scrive a Nicola Cosentino. Lo fa dalle pagine di Repubblica, lo fa perché viene dalla stessa terra del deputato Pdl che ieri la Camera dei deputati ha salvato dall'arresto con voto non palese. "Non tiri un sospiro di sollievo, onorevole Cosentino, trattenga ancora il fiato"- inizia così il durissimo editoriale del giornalista, intitolato "Patto scellerato".   Sin dalle prime righe Saviano accusa Cosentino di aver creato "una forma di contiguità, i tribunali diranno se giudiziaria ma sicuramente culturale, con la camorra". E poi:

Ma anche qualora i tribunali dovessero assolverla, lei per me non sarebbe innocente. E la sua colpevolezza ha poco a che fare con la fedina penale. La sua colpa è quella di avere, per anni, partecipato alla costruzione di un potere che si è alimentato di voti di scambio, della selezione dei politici e degli imprenditori peggiori, il cui unico talento era l'attitudine al servilismo, all'obbedienza, alla fame di ricchezza facile. Alla distruzione del territorio.

Il deputato del Pdl viene accusato di aver devastato le risorse pubbliche, di aver impedito la gestione adeguata del ciclo di rifiuti, di alimentare un sistema corrotto e malato. Saviano parla poi degli interessi dell'onorevole:  "interessi nella centrale di Sparanise, interessi nei centri commerciali, nell'edilizia, nei trasporti di carburante", nel centro commerciale che si doveva edificare nell'Agro aversano. E le ombre non vanno certamente via con "qualche comparsata ai convegni anticamorra o qualche fondo stanziato per impegni antimafia".  "E' scandaloso- scrive Saviano– che in Parlamento si sia riformata una maggioranza che l'ha sottratta ai pubblici ministeri. Ma in questo caso nessuno, nemmeno Bossi – anche al prezzo di spaccare la Lega- poteva disubbidire agli ordini di un affannato Berlusconi". Il politico casalese è la storia di Forza Italia, sia nazionale che regionale. E se dovesse parlare lui sicuramente non mancherebbero problemi per i suoi "colleghi":

Lei può raccontare, qualora si sentisse tradito dai suoi sodali, molto sulla gestione dei rifiuti, e sulle assegnazioni degli appalti in Campania. Può raccontare di come il centro sinistra con Bassolino, abbia vinto le elezioni con i voti di Caserta e come magicamente proprio a Caserta il governo di centro sinistra sia caduto due anni dopo. Lei sa tutto, Onorevole Cosentino, e proprio ciò che lei sa ha fatto tremare colleghi parlamentari non solo della sua parte politica.

"Lei per me non è innocente e non lo sarà mai perché la camorra che domina con potere monopolistico ha trovato in lei un interlocutore" scrive poi Saviano, ribadendo una volta di più la sua dura opinione nei confronti del conterraneo.

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