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Roberto Fico: “Renzi pensa solo a tutelare gli interessi di Berlusconi”

Il Presidente della Commissione di Vigilianza Rai chiede di far luce sui soldi spesi dal Governo per far promozione sulle reti Mediaset.
A cura di Redazione
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In un momento del tutto particolare della politica italiana, con l’attenzione puntata sui provvedimento anticorruzione e sulla vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il Movimento 5 Stelle torna ad attaccare il “patto del Nazareno”. Questa volta, è il Presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai Roberto Fico a denunciare “l’ennesimo favore” del Presidente del Consiglio alle aziende di proprietà di Silvio Berlusconi.

Partendo da un articolo del fatto che riporta i dati Nielsen sulle spese pubblicitarie affrontate dal governo in carica e da quello precedente, Fico chiede di far luce sull’ammontare “esatto della spesa in pubblicità per il 2014, la ripartizione di tale spesa tra i vari mezzi di comunicazione e la percentuale indirizzata alle reti di Berlusconi”. L’accusa è che, dalla sua nomina a Palazzo Chigi, Renzi abbia dirottato una cifra consistente di sponsorizzazioni pubblicitarie sulle reti Mediaset, destinando “il 57% degli investimenti in pubblicità istituzionale a Canale 5, Italia 1, Rete 4 e a tutto l'impero televisivo del Biscione”.

Ecco il ragionamento di Fico:

"Si fa presto a dire fine del patto del Nazareno. Un recente articolo del Fatto Quotidiano riporta uno studio della società Nielsen sulle spese pubblicitarie affrontate dal governo in carica e da quello precedente. Secondo il dossier, nel 2013, quando a Palazzo Chigi c’era Enrico Letta, le reti Mediaset avrebbero raccolto il 10% della pubblicità istituzionale del governo, ovvero circa 540 mila euro in 12 mesi. Si tratta degli spot e delle comunicazioni che ministeri e presidenza del consiglio diffondono abitualmente su tutti i media per far conoscere l’attività dei dicasteri, eventuali nuovi provvedimenti o per approfondire temi di interesse generale. Bene. Da quando c’è Renzi a capo dell’esecutivo, queste cifre sarebbero cresciute in modo esponenziale. Nel 2014 il governo avrebbe infatti acquistato spazi pubblicitari sulle reti del gruppo di Silvio Berlusconi per un totale di2,5 milioni di euro. Avete letto bene: il 369% in più rispetto all'anno precedente. Giù gli introiti, invece, per web, radio e per altre emittenti private come La 7 e Sky. Occorre vederci chiaro, anche perché esiste una normativa che stabilisce precisi paletti per l’acquisto da parte delle pubbliche amministrazioni di spazi sui mezzi di comunicazione di massa. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri. Se, infatti, tali dati fossero confermati, ci troveremmo di fronte a plurime violazioni della legge e a un’evidente ed ingiustificata predilezione del governo nei riguardi di Mediaset. Renzi, infatti, non solo avrebbe destinato il 57% degli investimenti in pubblicità istituzionale a Canale 5, Italia 1, Rete 4 e a tutto l'impero televisivo del Biscione, ma avrebbe anche drasticamente ridotto le campagne informative su internet (500 mila euro a fronte di 1,7 milioni impegnati da Letta), cosa che appare oltremodo contraddittoria rispetto alla stessa strategia di promozione ed utilizzo di internet, tanto declamata dal premier. Chiediamo, dunque, di conoscere l’ammontare esatto della spesa in pubblicità per il 2014, la ripartizione di tale spesa tra i vari mezzi di comunicazione e la percentuale indirizzata alle reti di Berlusconi, che a sua volta, quando era Presidente del Consiglio, ci aveva già abituati a questo genere di operazioni in una situazione di lampante conflitto di interessi. Ora che Silvio non siede più in Parlamento (grazie al M5S), ci pensa Matteo a tutelarne gli interessi e a non ostacolarne gli affari".

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