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Ritrovato un dipinto di Raffaello in Scozia: fu pagato solo 20 sterline

Secondo due studiosi britannici l’opera custodita nella collezione Haddo House in Scozia e conosciuta con il nome di “Madonna con l’aureola” sarebbe un capolavoro di Raffaello.
A cura di Redazione Cultura
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Un dipinto raffigurante la Vergine Maria che si trova a Haddo House, nella contea di Aberdeen in Scozia, potrebbe essere un capolavoro di Raffaello. La scoperta è stata annunciata da due esperti inglesi, Bendor Grosvenor e Jacky Klein, al programma “Lost Masterpieces” in onda sulla BBC.

Il quadro, intitolato “La Madonna con l’aureola”, fu acquistato nel diciannovesimo secolo al prezzo di 20 sterline dal Duca di Aberdeen e fu poi esposto alla British Institution a Londra nel 1841 come opera del grande pittore italiano Raffaello Sanzio. In seguito però tale attribuzione venne messa in dubbio, probabilmente anche a causa del cattivo stato di conservazione dell'opera che ne occultava la bellezza, e il quadro fu così declassato a opera di Innocenzo da Imola, un artista bolognese della prima metà del cinquecento che dipinse molte pale d'altare e affreschi dallo stile simile a quello del Maestro di Urbino.

Oggi però, come ha dichiarato uno degli esperti, “Dopo aver rimosso alcuni strati di polvere ed aver analizzato il soggetto e la tecnica è emerso un lavoro di una bellezza da togliere il fiato. È un dipinto troppo bello per essere opera di Innocenzo”.

Secondo i due studiosi britannici, dunque, l’opera sarebbe frutto della mano del Maestro di Urbino anche se ulteriori dettagli saranno spiegati in tv il 5 ottobre. Se questa ipotesi però dovesse essere confermata anche da altri studiosi il valore del dipinto, subito ribattezzato “La Madonna di Haddo”, potrebbe aggirarsi intorno alle 20 milioni di sterline e sarebbe l’unica opera di Raffaello di proprietà pubblica della Scozia, tanto che il capo delle collezioni del National Trust scozzese ha subito dichiarato: “Spero che attirerà molti appassionati d’arte a visitare il nostro Paese, la scoperta di questa opera conferma l’importanza che la collezione di Haddo ha nel panorama artistico del nostro Paese”.

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