Ritardi, costi, inefficienze, sommerso: Italia maglia nera in Europa
E' un nuovo studio di Confcommercio sulle determinanti dell'economia sommersa a fotografare lo stato di salute del nostro Paese. E ancora una volta l'Italia ne esce a pezzi, in fondo alle classifiche europee per quanto riguarda la semplificazione normativa, l'efficienza della macchina burocratica, la qualità dei servizi pubblici e il costo degli adempimenti che servono a regolarizzare le posizioni di aziende e lavoratori. In particolare è il sistema giudiziario che, sempre secondo lo studio, presenta enormi lacune e si colloca all'ultimo posto tra i Paesi presi in esame (Eurozona più USA, Canada e Messico):
Rispetto agli altri Paesi l'Italia registra il più basso livello di efficienza del sistema giudiziario ed è agli ultimi posti per la capacità di risolvere controversie tra imprese, per la diffusione di pagamenti irregolari e tangenti, per i costi e i tempi di adempimento degli obblighi fiscali (occorre un numero di ore quasi cinque volte superiore a quello del Lussemburgo). Inoltre, negli ultimi dieci anni, il tempo di attesa per una sentenza di fallimento o di insolvenza è praticamente raddoppiato passando da uno a quasi due anni (quasi cinque volte i tempi dell'Irlanda e il doppio del Regno Unito).
Anche il settore dei servizi pubblici resta enormemente deficitario, mentre segnali contrastanti vengono dal mondo dell'istruzione dove "ad una percezione abbastanza positiva della qualità della scuola primaria, fa riscontro una minore performance del sistema educativo superiore" e miglioramenti sostanziali si registrano solo nel settore sanitario. All'Italia tocca inoltre il triste podio nel campo delle "tangenti", superata solo da Slovacchia e Grecia per quanto riguarda i pagamenti irregolari e l'indice di corruzione generale.
