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Riscatto della laurea gratis: ecco il piano del ministero dell’Economia

Il riscatto gratuito degli anni di studio universitario è un’ipotesi che sta prendendo piede negli ultimi tempi. Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta: “Stiamo studiando come fare, ma non possiamo pensare a una norma retroattiva per chi è già laureato”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ipotesi di riscattare gratuitamente gli anni di studio universitari per molti giovani italiani inizia a diventare un po’ meno utopica. “Stiamo studiando come fare”, dice in un’intervista a Repubblica il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta: “Di certo nella prossima legge di Bilancio la priorità sarà favorire l’occupazione giovanile”. Tutto nasce da una campagna lanciata sui social da un gruppo di migliaia di ragazzi con l’hashtag #Riscattalaurea. “Sono contento che ci sia l’interesse da parte di un gruppo di studenti per questo tema sul quale sto già lavorando”.

I punti di partenza sono due: da un lato oggi il riscatto della laurea è troppo costoso. Dall’altro però la partecipazione alla vita lavorativa non può cominciare con il primo stipendio, in un contesto in cui l'età del pensionamento si sposta sempre più in avanti”, sostiene Baretta. Secondo il sottosegretario, “è giusto che lo Stato investa sul futuro dei giovani e si assuma l’onere dei contributi figurativi degli anni di studio”.

I costi di questa operazione non sono ancora stati calcolati. “La proposta va studiata e definita, facendo innanzitutto una valutazione sui costi”. Secondo Baretta, è fondamentale decidere quali possono essere i criteri. Una delle ipotesi è quella di consentire il riscatto degli anni di laurea solo a chi “finisce gli studi nei tempi stabiliti con qualche eccezione per chi è fuori corso ma non per cattiva volontà”. Altro criterio da individuare è quello riguardante le persone da coinvolgere nell’iniziativa in base alle fasce d’età. “A beneficiare saranno soltanto i nati tra il 1980 e il 2000, i cosiddetti Millenials, la generazione che quando andrà in pensione vedrà calcolato il proprio assegno interamente con il metodo contributivo”.

Baretta esclude che la misura possa applicarsi per chi è già laureato: “Pensare di renderla retroattiva è impossibile, la spesa per lo Stato sarebbe troppo alta”. Secondo il sottosegretario, comunque, sarebbe possibile “graduare i costi per alleggerire il riscatto di chi si è laureato in passato”.

Obiettivo del governo, in vista della prossima legge di bilancio, è quello di intervenire sul “cuneo contributivo e fiscale, ma in maniera strutturale”. Una “seconda fase” prevede poi la “riduzione permanente del carico contributivo e fiscale per i giovani occupati”.

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