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Rimini, studentessa spagnola violentata: c’è un indagato, è un ragazzo argentino

Il ragazzo, già ascoltato dagli inquirenti, avrebbe ammesso l’atto sessuale ma smentito la violenza. La vicenda resta ancora tutta da chiarire visto che la stessa studentessa ricorda solo alcuni flash della serata.
A cura di Antonio Palma
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C'è un primo indagato nell'ambito dell'inchiesta sul presunto stupro denunciato da una studentessa universitaria spagnola a Rimini, dove sta svolgendo l'Erasmus. Secondo quanto riporta l’Ansa, si tratta di un ragazzo di origine argentina da tempo residente a Firenze che la ragazza aveva conosciuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi in una discoteca della città costiera romagnola. I carabinieri, che indagano sul caso dopo la denuncia della ventenne che però non ricorda bene i fatti a causa dell'alcol, infatti nelle scorse ore hanno identificato l'uomo con cui la ragazza ha avuto un rapporto sessuale e ora stanno vagliando la sua posizione.

Il giovane è stato già ascoltato dai militari e avrebbe ammesso il rapporto, che sarebbe avvenuto non su un furgoncino fuori dal locale dove i due si sono conosciuti, come indicato inizialmente da un testimone, ma in un angolo buio del retrobottega della discoteca. Il ragazzo, che sarebbe stato visto in compagnia della 20enne in atteggiamenti amichevoli anche dal personale del locale, avrebbe parlato di un rapporto consenziente. Stando sempre a quanto riporta l'agenzia Ansa, l'uomo avrebbe fornito agli inquirenti un racconto "coerente e particolareggiato" dell'accaduto e sarebbe sembrato "calmo e tranquillo” davanti agli investigatori che gli facevano le domande.

La vicenda infatti resta ancora tutta da chiarire visto che la stessa studentessa ricorda solo alcuni flash della serata e inizialmente non ricordava nemmeno il presunto abuso. Solo dopo essersi svegliata la mattina seguente con un dolore alle parti intime si è preoccupata recandosi in pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato lievi lesioni esterne compatibili con una violenza sessuale.

Per accertare i fatti, gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Luigi Sgambati, hanno ascoltato nelle scorse ore anche altre persone presenti quella sera, tra cui alcuni addetti del locale a cui la studentessa avrebbe chiesto aiuto per ritrovare una scarpa persa e per poter avere la pillola del giorno dopo. Tra le testimonianze prese in considerazione anche quella di  un’amica della ragazza, con cui questa si sarebbe recata in discoteca e con cui sarebbe andata via alla fine, e quella di altri ragazzi loro conoscenti. Altri dettagli potranno arrivare dall'esame dei video delle telecamere di sorveglianza della zona  acquisite dai carabinieri.

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