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Rimini: annullavano multe ad amici e parenti. Nei guai un poliziotto e due funzionari

Un agente di polizia municipale e due funzionari della Prefettura sono indagati nell’ambito di un’inchiesta sulla “parentopoli” delle multe.
A cura di D. F.
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Multe annullate a parenti ed amici senza nessuna ragione valida, se non quella di fare un "favore". E' quanto emerge da un'inchiesta avviata a Rimini che accusa di abuso di ufficio due ex funzionari della Prefettura e un ex comandante della polizia municipale, che avrebbero annullato almeno 20 sanzioni. A far scattare le indagini era stato un altro funzionario, secondo cui le multe sarebbero state annullate dall'organo accertatore pur in assenza di ragioni valide.

Le indagini hanno poi permesso di scoprire che le sanzioni venivano annullate ad amici e parenti delle tre persone coinvolte. La giustificazione che più di frequente veniva fornita al momento di presentare il ricorso era quella delle "ragioni di servizio". E' stato un funzionario a denunciare che le motivazioni non erano quasi mai valide e talvolta venivano persino presentate fuori tempo massimo. Secondo una prima ricostruzione, il dipendente avrebbe più volte tentato di opporsi agli annullamenti, anche protestando vivacemente e formalizzando per iscritto il suo disaccordo. Alla fine tuttavia ha deciso di andare fino in fondo e presentare un esposto in Procura.

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