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Rimborsi pensioni, Renzi: “Da agosto daremo 500 euro a 4 milioni di italiani”

Il presidente del Consiglio annuncia che, dopo il nodo pensioni per la sentenza delle Consulta, verranno usati 2 miliardi del tesoretto per i rimborsi e promette: l’anno prossimo Salerno-Reggio Calabria sarà finita.
A cura di Biagio Chiariello
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"Nessun pensionato perderà un centesimo". E’ la promessa del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che anticipa così le decisioni dell’esecutivo dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni nel 2012-13 deciso dal governo Monti. “Noi scriveremo una nuova norma rispetto al blocco dell’indicizzazione che restituirà in tasca a 4mln di italiani il 1 agosto 500 euro a testa” dice il premier a L’Arena su Rai1.  Renzi ha precisato che "saranno tagliate le pensione oltre 3 mila euro" al mese.  "Ovviamente non sarà un rimborso totale. Ma ci sono 2 miliardi che mi ero tenuto per le misure contro la povertà". E poi critica anche la Consulta per  quella che è stata “una sentenza politica ma non mi metto a fare polemiche con la Corte o con il governo di prima”.

Renzi parla anche della Salerno-Reggio Calabria: "La Salerno-Reggio Calabria la finiamo. Da domani ci sarà un nuovo cda all’Anas, entro il 2015 tutti i cantieri avranno un’accelerazione definitiva e al massimo il prossimo anno concludiamo i lavori”. E scherza anche sulla durata del suo governo: “Chi sta al potere fa un servizio. Io so che quello che ero, rimarrò quando lascerò la politica, uno fa due giri poi se ne va. Solo in Italia c’è una classe politica che è voluta restare al potere in tutti i modi per un sacco di anni”.

Per quanto riguarda il ddl scuola, Renzi ha ribadito: "I professori devo capire che non si può minacciare il blocco degli scrutini. Non si può giocare sulla pelle dei ragazzi. Chi ha voglia di parlare di scuola troverà nel governo un interlocutore attento", ha aggiunto criticando i docenti che consigliano agli studenti di non rispondere ai test Invalsi. “Penso anche che in qualche professore ci sia ancora l' idea di mantenere la filosofia del 6 politico. Ma è finta la stagione del 6 politico”. Dice poi il premier rivendicato l'attenzione al merito nel ddl scuola. “Dalle lettere che mi sono arrivate credo che la maggior parte dei professori sia pronta ad un sistema di valutazione”.

Pensiero anche alle elezioni regionali. Finirà 7 a 0, 6 a 1? “Io voglio vincere dappertutto”. Dice a Giletti. “Non è facile”, ammette ma “il Pd ci ha preso gusto a vincere…ci proviamo”. Sul Jobs Act, rispondendo alle critiche della Cgil, il premier ha detto: "Ora la mia generazione può accedere ad un contratto a tutele crescenti, prima erano precari ora possono conoscere il significato della parola mutuo, ferie. E' legittimo che la Cgil non sia d'accordo ma non capisco l'atteggiamento rassegnato di parte dei gruppi dirigenti".

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