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Rimane incinta per errore, medico deve mantenere il figlio

Secondo il giudice del Tribunale di Milano il medico dovrà risarcire la coppia perché “è certa la responsabilità per grave negligenza o grave imperizia del medico”.
A cura di Antonio Palma
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Un medico di base dovrà versare 400 euro al mese per vent’anni al figlio di una coppia nato a seguito di un errore del dottore. Il medico dovrà risarcire la donna e il suo compagno, contribuendo al mantenimento del figlio della coppia fino ventesimo anno di età. La decisione è stata presa dal giudice del Tribunale di Milano Anna Cattaneo. Il medico aveva prescritto per errore alla donna un cerotto ormonale anziché un cerotto anticoncezionale. La signora, che insieme al marito aveva deciso di non avere più figli, poco tempo dopo era rimasta incinta e a quel punto ha deciso di portare a termine la gravidanza. Come racconta il Corriere della Sera, il tribunale ha anche deciso che il medico dovrà pagare circa 16 mila euro per le spese legali. Inoltre il giudice ha escluso che i fatti contestati all’uomo rientrassero nell’assicurazione sottoscritta dall’uomo come invece avevano sostenuto gli avvocati del medico.

La difesa del medico

Il bambino, è nato nel 2009, ma la causa civile  contro il medico di base che all’epoca dei fatti  esercitava a Bareggio nel Milanese era stata intentata dalla coppia nel 2011. La famiglia con già altri figli aveva deciso di non averne più a causa dei problemi economici e  della malattia del padre del bimbo. La donna quindi si era rivolta al suo medico curante, chiedendo la prescrizione di un cerotto anticoncezionale, il dottore però le ha prescritto un farmaco per la terapia ormonale in menopausa. Dopo la nascita del piccolo, che ora ha 5 anni, la coppia ha deciso di rivolgersi a un legale per avere un risarcimento del danno patrimoniale. Il medico durante il processo aveva detto che la donna si era rivolta a lui perché aveva il ciclo irregolare e non aveva detto che non voleva avere figli. Inoltre secondo i suoi avvocati si poteva individuare un concorso di colpa perché la paziente aveva mancato di leggere il foglietto illustrativo. Il giudice però ha dato ragione alla coppia sostenendo che questo “non è un comportamento esigibile da parte del paziente”. “È certa la responsabilità per grave negligenza o grave imperizia del medico avendo sbagliato clamorosamente la prescrizione di un farmaco il cui foglietto illustrativo non lascia dubbio alcuno” ha scritto il giudice nella sentenza. Secondo il Tribunale il dottore dovrà risarcire i genitori, perché “è indubbio che la nascita di un figlio comporti delle spese che è necessario affrontare per il suo mantenimento e la sua educazione. Spese che costituiscono conseguenza immediata e diretta dell’inadempimento medico”.

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