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Rigopiano, l’appello dei parenti delle vittime: “Vogliamo i ricordi dei nostri cari”

I familiari delle persone morte sotto l’albergo di Farindola temono che qualcuno possa arrivare sul luogo della tragedia e rubare qualcosa. Per questo chiedono di recuperare gli oggetti appartenuti ai loro cari prima degli altri.
A cura di Susanna Picone
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Vogliono tornare sul luogo della tragedia e tentare di recuperare gli oggetti che appartenevano ai loro cari scomparsi. È questa la richiesta dei familiari delle vittime dell’hotel Rigopiano: andare nell’albergo di Farindola – dove il 18 gennaio sono morte 29 persone tra clienti e dipendenti del resort – e cercare prima che lo facciano altri come i cosiddetti “turisti dell’orrore”. È il quotidiano “Il Centro” a riportare l’appello dei familiari delle vittime di Rigopiano. Familiari che, dopo aver perso i loro cari, non vogliono rischiare di perder anche i loro ricordi. Per ora si sono presentati in procura alcuni parenti guidati dal presidente del Comitato delle vittime Gianluca Tanda, il fratello di Marco, pilota marchigiano morto a Rigopiano insieme alla fidanzata Jessica Tinari. Ai familiari sarebbe stato promesso che, una volta arrivate le autorizzazioni della magistratura, sarà consentito di raggiungere Rigopiano per cercare gli oggetti appartenuti ai loro cari.

Chi sono gli indagati per la tragedia di Rigopiano – Sei persone risultano indagate dalla procura di Pescara per la tragedia dell'hotel Rigopiano. Tra questi il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il direttore dell'hotel Bruno Di Tommaso. E ancora, risultano iscritti sul registro degli indagati i due funzionari della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio più il dipendente del comune di Farindola Enrico Colangeli. I sei indagati della prima tranche di inchiesta sono iscritti sul registro per i reati di omicidio colposo e lesioni colpose. Il direttore dell'hotel è stato indagato anche ai sensi dell'art. 437, per atti omissivi in ambito di sicurezza sul lavoro.

I familiari della vittime incontreranno papa Francesco – Intanto i familiari delle vittime di Rigopiano presto incontreranno in Vaticano papa Francesco. L’incontro è previsto il prossimo 17 maggio, quando un centinaio di parenti delle vittime prenderanno parte all’udienza generale in piazza San Pietro.

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