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Riforme, slitta il voto. Boschi: “Gli emendamenti non ci fermeranno”

L’ostruzionismo sulle riforme equivale a mettere “un sasso sui binari” del treno Italia, dice il premier dall’Angola. “Noi andiamo avanti con una determinazione ferrea”.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE: E' destinato a slittare il voto sulle riforme. Gli oltre 7mila emendamenti presentati infatti allungheranno i tempi per l'eventuale approvazione. Intanto oggi il ministro Boschi ha detto: "Qualcuno parla di svolta autoritaria: questa è un’allucinazione e come tutte le allucinazioni non può essere smentita con la forza della ragione". Il ministro per le Riforme ha dichiarato, tra le vivaci proteste nell’emiciclo, che "parlare di svolta illiberale è una bugia e le bugie in politica non servono". Vista la mole di emendamenti la Boschi ha aggiunto: "Ci potrà essere un tentativo di rallentare questo cambiamento, un ostruzionismo che ci può portare a lavorare una settimana di più e a sacrificare un po’ di ferie, ma noi manterremo la promessa di cambiare il Paese".

Oggi, 21 luglio “entriamo nella settimana decisiva, ci saranno gli interventi, la replica dei relatori e del governo, poi finalmente si vota”. E’ Matteo Renzi a parlare a Luanda, in Angola, ultima tappa della sua missione africana. Il premier non dimentica le priorità del suo governo, in particolare la riforma del Senato, che fa il suo ingresso nell'Aula di palazzo Madama, e conferma “con il sorriso con le labbra ma con una determinazione ferrea” l'intenzione di non indietreggiare: “Se qualcuno con l'ostruzionismo vuole mettere il sasso sui binari, noi con pazienza togliamo il sasso è andiamo avanti”. Alla domanda se il governo pensasse di accelerare i tempi nel voto al Senato, Renzi replica: "C'è chi dice che si possa continuare a perdere tempo. Va rispettato il regolamento del Senato che parla chiaro, ma io credo che ci siano le condizioni per un intervento rispettando il regolamento facendo un dibattito serio". Il Presidente del Consiglio domani rientrerà a Roma. Ma intanto che è in Africa, afferma di considerare la sua missione strettamente collegata alla partita che si gioca in Italia. “Non trovo alcuna contraddizione – ha detto – tra la nostra strategia in Africa e la necessità di semplificare le regole del gioco in Italia”.

Renzi sulla situazione in Medio Oriente e in Ucraina

Renzi afferma di stare seguendo “con grande attenzione sia ciò che accade in Medio Oriente che in Ucraina”. Il premier, al termine della conferenza stampa a Luanda rivela di aver avuto “diversi contatti con i leader internazionali”, sul tema della questione israelo-palestinese e sul caso dell’aereo malese abbattuto e ha anticipato una telefonata con il presidente francese Hollande che “ha un collegamento telefonico con Putin”. L'obiettivo, ha spiegato Renzi di queste consultazioni tra leader e premier europei, “è fare in modo che al consiglio Europeo dei ministri degli Esteri”, di martedì a Bruxelles, “possa dare risposte nette e chiare”.

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