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Riforma prescrizione, Orlando: “I reati contro la Pa non finiranno più nel nulla”

Il Ministro della giustizia ottimista sull’accordo all’interno del maggioranza per aumentare i tempi della prescrizione per i reati di corruzione.
A cura di Antonio Palma
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"Utilizzando l'impianto del testo della Camera si sta lavorando per rivedere complessivamente il meccanismo della prescrizione e siamo ragionevolmente ottimisti", così il Ministro della giustizia Andrea Orlando ha annunciato la possibile intesa all'interno dei partiti di maggioranza sulla riforma dei tempi della prescrizione. La riforma, da tempo chiesta dai magistrati e forze dell'ordine, dovrebbe entrare a far parte del disegno di legge sulla riforma penale, attualmente in discussione in commissione Giustizia al Senato. Come ha rivelato il Guardasigilli, in particolare nel mirino ci sarebbero i reati contro la pubblica amministrazione con l'idea di allungarne i tempi di prescrizione. "Si sta lavorando per prevedere per i reati contro la pubblica amministrazione tempi allungati per la prescrizione in modo da rendere pressoché impossibile che i processi in questa materia possano finire nel nulla" ha sottolineato ancora il Ministro , fiducioso che la nuova legge sulla prescrizione possa arrivare a termine entro l'estate.

"Il confronto nella maggioranza sta procedendo nella direzione giusta" ha assicurato il Ministro senza fornire dettagli, ma secondo indiscrezioni ci sarebbe un'intesa di massima su un emendamento che porterebbe da 12 anni e mezzo a 17-18 anni la prescrizione per il reato di corruzione. "Ora è di 12 anni e mezzo, con i tre anni in più previsti per tutti (due anni di sospensione della prescrizione in appello e uno in Cassazione, ndr) si arriverà a 15 e mezzo. Noi vorremmo allungarla di altri 2-3 anni arrivando a 17 o 18 anni e mezzo. L'accordo è possibile" ha rivelato un parlamentare Dem.

A frenare su questa ipotesi però è arrivato il presidente del gruppo Area popolare alla Camera, Maurizio Lupi. "Come ha dichiarato il capogruppo al Senato Renato Schifani, Area popolare sulla prescrizione non cambia posizione. Bisogna trovare i corrotti, processarli e se colpevoli condannarli, accelerando i tempi delle indagini e dando tempi certi alla durata dei processi. Allungare i tempi non fa giustizia, la nega" ha dichiarato infatti Lupi, assicurando: "Proprio con riferimento al reato di corruzione abbiamo tutti l'interesse che proprio le sentenze definitive arrivino il prima possibile. È questo quello che chiedono i cittadini. Per tale motivo condivido la posizione del presidente Schifani e ribadisco che non c'è alcun accordo nel portare la prescrizione a 18 anni e mezzo".

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