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Riforma della scuola: in classe si studieranno le tecniche di primo soccorso

Lo prevede l’ultima versione del ddl sulla “Buona scuola”, ma i corsi devono essere senza costi o risorse aggiuntive.
A cura di Antonio Palma
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Anche le tecniche di primo soccorso e salvataggio potrebbero entrare presto tra le materie extra scolastiche da insegnare in classe. È quanto prevede una delle ultime modifiche al disegno di legge sulla riforma della scuola, la cosiddetta "Buona scuola" voluta dal governo Renzi. Se il provvedimento otterrà il via libera definitivo del senato, dove il testo dovrà essere discusso dopo la fiducia ottenuta alla Camera, dunque nelle scuole medie e superiori dall'anno prossimo anche il primo soccorso farà parte del bagaglio formativo degli studenti. Lo prevede in particolare il comma 10 del disegno di legge pur precisando però che il tutto "deve essere organizzato senza costi o risorse aggiuntive da parte dello stato e preferibilmente con l'aiuto delle realtà del settore già operanti sul territorio come il 118".

Come recita il testo emendato al Senato: "Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche in collaborazione con il Servizio di Emergenza Territoriale 118 del Servizio Sanitario Nazionale e con il contributo delle realtà del territorio". La notizia è stata ben accolta dal 118 che da anni si batte per l'introduzione ei corsi di primo soccorso tra le attività scolastiche.

"Si possono potenzialmente salvare 20mila persone delle 60/70 mila che ogni anno muoiono per arresto cardiaco, e il 40% di quelle che perdono la vita per una ostruzione delle vie respiratorie" ha affermato infatti Mario Balzanelli, segretario della Società Italiana Sistema 118, annunciando: " A breve presenteremo al Miur una proposta, che vedrà i nostri operatori pronti a tenere i corsi gratuitamente nelle scuole medie e superiori»

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