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Riforma della scuola, Giannini: “Sulle assunzioni rispetteremo gli impegni”

Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha confermato quanto già detto da Renzi al termine del Consiglio dei ministri di ieri. Sull’assunzione di nuovi insegnanti “rispetteremo tutti gli impegni più volte elencati”.
A cura di Susanna Picone
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Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – parlando della riforma della scuola a Uno Mattina su RaiUno – ha assicurato che sull’assunzione di nuovi insegnanti il governo rispetterà tutti gli impegni più volte elencati. “Quando si parla di precari – ha spiegato il ministro – citiamo centinaia di migliaia di persone che non avendo avuto per 20 anni un concorso disponibile ogni 3 anni, come la nostra Costituzione e la legge indicano, si sono trovati in una condizione di aspettativa di assunzione, di precariato permanente. Vogliamo porre fine a questo fenomeno che ha impedito stabilità e continuità didattica nella scuola”. Già ieri sera, al termine del Consiglio dei Ministri, il premier Matteo Renzi aveva assicurato che il governo non farà alcun passo indietro sulla scuola e che le assunzioni di precari non slitteranno.

Assunzioni e supplenze – Giannini, questa mattina, ha ribadito che le assunzioni dipenderanno dal fabbisogno della scuola: “Non pensiamo a un pacchetto che mettiamo dentro così come è. Abbiamo detto quali sono i fabbisogni e quali discipline verranno potenziate, come musica, arte, lingue, alternanza scuola-lavoro. I nostri insegnanti devono corrispondere a queste competenze, sia i neo assunti e sia i futuri concorsi”. Alla domanda su se ci saranno ancora supplenze, il ministro ha risposto che se si parte dal fabbisogno della scuola per le assunzioni serve “un periodo per mandare a regime una riforma complessa, che solo per un periodo molto limitato potrà avere qualche supplenza annuale”. Ma che “è veramente l'ultimo periodo in cui si ricorre a questo strumento”. Il ministro ha fatto l'esempio degli insegnanti di matematica: “Non abbiamo tutti gli insegnanti che servono, nemmeno se assumiamo tutti quelli che sono nelle Gae (Graduatoria ad esaurimento)”. Giannini ha parlato anche del ruolo del Parlamento per la riforma della scuola, Parlamento che deve essere coinvolto, deve fare bene e farlo rapidamente.

“20 milioni per controsoffitti delle scuole” – Il ministro dell’Istruzione ha inoltre spiegato il motivo del passaggio da dl a ddl: “Ci siamo riuniti l'ultima volta ieri mattina a lungo. È una decisione che abbiamo maturato per una consapevolezza della complessità e dell'importanza di questo provvedimento. Questa non è una riforma che assume precari, lo è anche. Ma non è questo il punto qualificante. Questa è una riforma che dà un progetto educativo nuovo alla scuola. Quello che si percepisce è che questo governo ha idee, ne fa progetto e provvedimento di legge con tempi e regole che sono adeguati al tipo di provvedimento”. Infine, il ministro ha annunciato che con il provvedimento di legge pensano di fare, con 20 milioni di euro, il controllo di tutti i controsoffitti degli edifici scolastici. Nel Consiglio dei Ministri di ieri sono state illustrate solo le linee guida degli interventi che il Governo ha messo a punto per la scuola e l’esame del ddl è stato rinviato a un successivo cdm.

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