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Riforma del lavoro, Bersani: “Far saltare il tavolo vuol dire liberi tutti”

Oggi Bersani incontrerà il Presidente del Consiglio Mario Monti per parlare di lavoro. Il segretario del Pd predica coesione e ammonisce il governo: “Far saltare il tavolo vuol dire liberi tutti e il liberi tutti può essere un problema per il Paese”.
A cura di Alfonso Biondi
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Il segretario del Pd Bersani
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Oggi Pier Luigi Bersani incontrerà il premier Mario Monti. Ad annunciarlo è proprio il leader del Partito democratico, che si affretta a chiare quali saranno i temi del vertice: "Gli parlerò di lavoro, non di Rai, perché qui si vede quali sono le preoccupazioni principali delle forze politiche"

Far saltare il tavolo vuol dire "liberi tutti"- Bersani ha ribadito la completa fiducia del suo partito nel governo Monti. Esiste "un patto di lealtà che non verrà meno" assicura il segretario del Pd, confermando l'appoggio all'attuale esecutivo fino alla fine della legislatura. La riforma del lavoro, però, resta un nervo scoperto. Per questo Bersani predica attenzione. Per questo vuole che il provvedimento che verrà fuori sia il più condiviso possibile: "Davanti ad un Paese in recessione- sottolinea- c'è bisogno di corresponsabilità e coesione". E la coesione è proprio quello manca. Ecco perché bisogna insistere con le parti sociali; trovare un accordo potrà essere sicuramente difficile, ma per Bersani bisogna provarci. Anche perché se salta il tavolo di concertazione, gli effetti potrebbero essere davvero negativi. "Rompere a quel tavolo vuol dire ‘liberi tutti'. E il ‘liberi tutti' può essere un problema per l'Italia, non per il Pd, il governo o la Cgil. L'accordo può anche non riuscire, ma voglio essere sicuro che ci provino tutti" conclude Bersani.

Il Ministro Fornero e l'accordo senza il consenso dei partiti- L'incontro tra Bersani e Monti arriva il giorno dopo la dura presa di posizione del Ministro Fornero che, intervenendo in videoconferenza alla presentazione del libro "Giovani senza futuro? Proposte per una nuova crescita", aveva dichiarato senza mezzi termini: "Sulla riforma del lavoro si va avanti anche senza il consenso dei partiti". Poi il riferimento proprio al Pd: “Penso che anche il Pd possa votare una buona riforma ma se ci sarà accordo solo su una riforma che il Governo non giudica buona, ci assumeremo la responsabilità di andare avanti e il Parlamento si assumerà la responsabilità di appoggiarla o meno”. Ecco perché Bersani ha paura che il tavolo salti. Il leader del Pd ha poi cercato di gettare acqua sul fuoco: "Cosa ha detto la Fornero di singolare? Che il Pd è pronto ad appoggiare una buona riforma? Confermo". E chissà che qualche indicazione non possa arrivare dall'incontro di oggi.

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