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Rifiuti tossici tra le vigne dell’Irpinia: scatta l’inchiesta

C’è un’inchiesta giudiziaria della Procura di Santa Maria Capua Vetere che riguarda lo sversamento di liquami tossici in terreni privati che si trovano a confine tra l’Irpinia e il Sannio.
A cura di S. P.
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Anche la Valle del Sabato, zona al confine tra l’Irpinia e il Sannio, sarebbe vittima di inquinamento da liquami tossici. In particolare sarebbe avvelenato il vino prodotto in quelle terre. Questo perché la valle del Sabato sarebbe stata teatro nel recente passato dello sversamento di liquami tossici avvenuto prima di impiantare vitigni autoctoni. C’è un filone giudiziario di due inchieste della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) – Chernobyl  e Terra madre – che conduce verso l’uva e i vigneti privati di quella zona. I vigneti sarebbero nati dietro finanziamenti della Comunità Europea elargiti a personaggi che si sono “riciclati” nell’imprenditoria vitivinicola dopo aver riciclato illecitamente rifiuti di dubbia provenienza utilizzati come fertilizzanti. Si tratterrebbe di figure legate ai clan della valle Caudina che avrebbero esteso le mire nel comprensorio al confine tra Sannio e Irpinia. Un territorio, appunto, a spiccata vocazione enologica.

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