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Rifiuti, la Corte UE condanna l’Italia a pagare 42milioni di euro ogni sei mesi

La Corte di Giustizia UE ha condannato l’Italia a pagare una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro, più altri 42,8 ogni sei mesi finché non verranno messe in regola le discariche illegali.
A cura di Davide Falcioni
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La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia al pagamento di una pesantissima multa per non aver rispettato le direttive comunitarie sui rifiuti e le discariche. La sanzione comminata al nostro paese ammonta a 42,8milioni di euro per ogni semestre di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie di adeguamento alla sentenza della Corte stessa del 2007. In sostanza l'Italia dovrà pagare multe finché non metterà in regola le 218 discariche irregolari presenti sul territorio. A ciò va aggiunta una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro.

In Italia 218 discariche illegali

Era il 2007 quando la Corte di Giustizia Europea dichiarò che l'Italia aveva violato, in modo persistente e generale, le direttive relative ai rifiuti, ai rifiuti pericolosi e alle discariche di rifiuti. Lo scorso anno la Commissione rese noto che, a distanza di 6 anni, il nostro paese non si era ancora messo in regola, citando in particolare i casi di 218 discariche, situate in 18 delle 20 regioni italiane, che non erano conformi alle norme. Di queste ben 16 contenevano rifiuti pericolosi. Infine, l'Italia non aveva dimostrato che 5 discariche fossero state oggetto di riassetto o di chiusura ai sensi della direttiva "discariche di rifiuti". La Corte di Giustizia ha ricordato che la chiusura di una discarica e la copertura con terra e detriti dei rifiuti non è sufficiente per adempiere agli obblighi di legge.

La Corte di Giustizia UE, quindi, ha concluso che l'Italia non ha dato seguito alla sentenza del 2007 e per questo è stata condannata al pagamento di una multa forfettaria di 40milioni di euro. Non solo: secondo i giudici, malgrado le scadenze, le operazioni sulle discariche sono state compiute con estrema lentezza e un importante numero di discariche abusive si registra ancora in tutto il territorio. Per questo la Corte ha condannato il Belpaese a versare una penalità semestrale – pari a 42,8milioni di euro – a partire da oggi e fino all'esecuzione della sentenza del 2007.

Corte di Giustizia UE: "L'Italia assuma i precari della scuola"

E' la seconda volta nel giro di una sola settimana che la Corte di Giustizia Europea condanna l'Italia per delle violazioni. Mercoledì 26 novembre, infatti, i giudici hanno stabilito che i contratti a tempo determinato per gli insegnanti italiani non sono legittimi e violano la normativa europea. I precari che hanno superato i 36 mesi di insegnamento devono quindi essere assunti a tempo indeterminato oppure risarciti. La sentenza interessa tra le 250 e le 300mila persone.

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