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Riccione, 16enne morto per una pasticca di ecstasy. Il pusher confessa

Avrebbe venduto lui la pasticca di mdma che ha provocato la morte di Lamberto Lucaccioni, il 16enne deceduto al Cocoricò. L’uomo è stato individuato grazie agli amici della vittima, in vacanza con lui a Riccione.
A cura di Biagio Chiariello
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AGGIORNAMENTO – Il pusher confessa, denunciato – Il 19enne denunciato a piede libero per spaccio e morte conseguente ad altro reato, nell'ambito dell'inchiesta sul decesso di Lamberto Lucaccioni, ha confessato di aver venduto la dose letale al 16enne deceduto per overdose dopo una serata al Cocoricò.

E’ stato identificato dai carabinieri il pusher che ieri avrebbe ceduto una pasticca di Mdma, ossia ecstasy, a Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello (Perugia), deceduto dopo aver avvertito un malore mentre ballava al Cocoricò di Riccione. Determinante sarebbe stata la testimonianza degli amici che erano arrivati con la vittima a Riccione per trascorrere una vacanza insieme. Il ragazzo era in vacanza a Pinarella di Cervia (Ravenna) con altri due compagni di 17 anni e alloggiava con i genitori di uno dei due in un appartamento. Sabato 18 luglio il gruppo ha preso il treno per Riccione per andare a divertirsi proprio al noto locale.

I genitori sono ancora sotto choc, chiusi nella loro casa di Città di Castello. “Una famiglia bravissima” ha continuato a ripetere anche oggi il sindaco Luciano Bacchetta. Sembra che la vacanza che fosse stata regalata a Lamberto per i suoi ottimi rendimenti scolastici. Secondo le ricostruzioni, intorno alle 4 della scorsa notte, il 16enne si è sentito male sotto gli occhi dei due amici che subito l'hanno aiutato portandolo fuori dal locale, dove staziona sempre un'ambulanza del 118. Trasportato d'urgenza all'ospedale Ceccarini, è morto poco dopo. .”Era vigile, ho cercato di parlare con lui”, aveva raccontato Mauro Bianchi del marketing Cocoricò a La Stampa, “quando gli hanno misurato la febbre, che aveva alta, era spaventato, ha tentato di dire qualcosa. Era cosciente, ma l’infermiera ha capito la gravità ed è stato portato in ospedale”. Ad ucciderlo sarebbe stata la cosiddetta ‘droga dell’amore’, ecstasy liquida, bevuta in un bicchiere d’acqua.

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