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Riccardo Muti ricorda Luciano Pavarotti a 80 anni dalla nascita del grande tenore

Il 12 ottobre Luciano Pavarotti avrebbe compiuto ottant’anni. Oltre al tradizionale spettacolo in piazza Grande del 6 settembre, in occasione dell’anniversario della morte del Maestro, quest’anno Modena aprirà la casa museo dell’artista e ricorderà, con un concerto diretto da Riccardo Muti, la vita e l’arte di uno dei tenori più grandi di sempre.
A cura di Federica D'Alfonso
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Scomparso il 6 settembre 2007, Luciano Pavarotti è stato uno dei simboli più noti dell'arte musicale, riconosciuto a livello mondiale grazie alla sua voce inconfondibile, ma anche per la sua incredibile comunicatività e simpatia. Ogni anno Modena, città natale del grande tenore, ricorda con un concerto gratuito in piazza Grande l'anniversario della dolorosa scomparsa di Pavarotti: ogni anno, da otto anni, alle 21.15 in punto, la città risuona delle note e delle voci più importanti della lirica, per ricordare la straordinaria vita spesa per la musica del grande Maestro. Il direttore d'orchestra Carlos Kleiber disse una volta che "quando Pavarotti canta, il sole si alza sul mondo", e quest'anno il tema del concerto sarà proprio sua grande solarità e il suo carattere ottimista e positivo, la gioia di vivere che gli apparteneva e comunicava agli altri in modo contagioso attraverso la musica: "Col sole in fronte. Modena per Pavarotti 2015", questo il titolo del concerto, in occasione del quale si eseguiranno non le tradizionali arie d'opera ma canzoni come "Buongiorno" e "Voglio vivere così". Ospite d'onore per rendere omaggio al Maestro, Massimo Ranieri. Ma il calendario di Modena è ancora ricco, perché oltre all'ormai tradizionale concerto, il 12 ottobre si celebrerà l'ottantesimo anniversario della nascita di Luciano Pavarotti, con l'Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti, e tanti altri eventi presso il Teatro Comunale di Modena, intitolato al grande tenore, percorsi guidati e visite nella casa del Maestro, oggi divenuta un museo a tutti gli effetti.

L'evento senz'altro più atteso è quello del 12 ottobre, quando il maestro Riccardo Muti dirigerà, presso il Teatro Comunale di Modena, l'Orchestra giovanile Luigi Cherubini di Ravenna. In questa data Luciano Pavarotti avrebbe compiuto ottant'anni, e l'evento aprirà formalmente l'anno celebrativo del tenore, con un concerto d'eccezione che ricorda anche il lungo sodalizio artistico fra Muti e Pavarotti: memorabile l'esperienza del "Don Carlo", opera che inaugurò la stagione '92/'93 della Scala di Milano, e i numerosi concerti di beneficenza che hanno visto il famoso direttore d'orchestra accompagnare al pianoforte alcune delle arie operistiche più belle interpretate dalla voce inconfondibile di Pavarotti, come quello del 1995 a Forlì per raccogliere fondi in favore di una comunità di recupero di tossicodipendenti. Anche il prossimo 12 ottobre, in memoria dell'impegno nel sociale costante e fortemente sentito da entrambi, l'incasso del concerto sarà devoluto in beneficenza alla sezione modenese di "Ail", l'Associazione italiana contro le leucemie, intitolata proprio a Luciano Pavarotti. Durante la serata si esibiranno anche i giovani cantanti emergenti della "Fondazione Pavarotti", sempre diretti da Riccardo Muti, in un'occasione che dunque non solo ricorda una delle voci più importanti dell'opera mondiale, ma sottolinea ancora una volta l'eccellente tradizione musicale di Modena.

Muti, Luciano Pavarotti, in concerto
Muti, Luciano Pavarotti, in concerto

Inoltre, non solo musica per l'autunno modenese: dal 4 settembre al 31 ottobre verrà aperto un percorso espositivo in alcune delle sale del teatro, con fotografie e testimonianze sull'esperienza musicale di Luciano Pavarotti, il quale ha sempre mantenuto un forte legame con la sua città, sia dal punto di vista artistico che personale. A queste si aggiungono gli oggetti personali contenuti nella "Casa museo Pavarotti", e la proiezione di un video sulla celebrazione a Modena del quarantennale della carriera del Maestro, con il tenore protagonista. In particolare, la "Casa Museo", situata nelle campagne alle porte della città, grazie ad un allestimento che conserva fedelmente l'abitazione dove il Maestro ha vissuto con la famiglia gli ultimi anni di vita, permetterà di conoscere a fondo l'uomo e l'artista. Si potranno ammirare i suoi abiti di scena più famosi, gli innumerevoli premi e riconoscimenti, i cimeli di una carriera lunga più di quarant'anni nei teatri d’opera di tutto il mondo.

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