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Revoca della scorta a Marco Biagi, indagati Scajola e De Gennaro

L’ex Ministro dell’interno e l’ex capo della polizia coinvolti nell’inchiesta bis sulla revoca della scorta al giuslavorista ucciso dalle Br.
A cura di Antonio Palma
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Claudio Scajola e Gianni De Gennaro sono stati iscritti nel registro degli indagati nell’inchiesta bis sulla revoca della scorta a Marco Biagi, il giuslavorista ucciso a Bologna dalle Brigate Rosse il 19 marzo del 2002. All'epoca dei fatti i due indagati infatti erano rispettivamente Ministro dell'Interno e capo della polizia e secondo i pm di Bologna ebbero un ruolo chiave nella decisione di revocare la scorta all'ex consulente del governo in materia di riforme del lavoro. La scorta venne data a Biagi nel 2000 ma gli fu tolta nel 2001 e mai più riaffidata nonostante le minacce ricevute e denunciate dal professore di diritto del lavoro che poi si concretizzarono con l'agguato mortale a pochi metri da casa. Sul caso venne già aperta un'inchiesta in passato che fu poi archiviata, ma nella primavera scorsa la Procura della Repubblica del capoluogo emiliano riaprì il caso a seguito della trasmissione di nuovi documenti.

L'inchiesta Biagi e la prescrizione

In particolare secondo i pm vi erano elementi molto importanti ai fini investigativi negli appunti dell'ex segretario del ministro Scajola, Luciano Zocchi, sequestrati per altre indagini. A seguito degli accertamenti degli inquirenti su quei documenti, ora Scajola e De Gennaro risultano indagati. L'inchiesta, affidata al Pm Antonello Gustapane, aveva ipotizzato il reato di omicidio per omissione, un crimine più grave dell’omissione semplice che infatti non sarebbe più perseguibile perché prescritta dopo 7 anni e mezzo dal fatto.

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