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Resa nei conti nel PD, Madia: “Orfini si dimetta, siamo stati travolti”

Marianna Madia attacca il collega di partito (e prima ancora di corrente) Matteo Orfini dopo il flop delle Comunali di Roma.
A cura di Redazione
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Continuano le polemiche in casa democratica, dopo la batosta ai ballottaggi delle elezioni comunali, con le dolorose sconfitte di Roma e Torino, dove i candidati del Movimento 5 Stelle si sono imposti su quelli renziani. Dopo l’intervista di D’Alema al Corriere della Sera, con la quale l’ex Presidente del Consiglio sparava ad alzo zero sui renziani e annunciava il suo no al referendum sulla Riforma della Costituzione, a rinfocolare le polemiche ci ha pensato la renzianissima Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione, con una lunga intervista a Giovanna Vitale de La Repubblica.

È secco il giudizio del ministro, che milita da anni nel PD capitolino, sulla sconfitta elettorale: “Basta guardare quel che è successo a Roma, dove il Pd è stato vissuto come ininfluente rispetto alla vita delle persone. Troppo ripiegato su se stesso, non ha capito il disagio delle periferie, della gente meno tutelata e più in difficoltà, che alla fine ci ha percepito come inutili, incapaci di dare risposte ai loro bisogni. E ha scelto chi invece gli offriva questa speranza”. Sulla vicenda romana, poi, la Madia è ancora più diretta: “A Roma i numeri sono talmente chiari e violenti che è inutile cincischiare: o il Pd si libera dalle piccole e mediocri filiere di potere che lo tengono ancora in pugno e torna per strada, ad ascoltare i cittadini, i loro problemi e necessità, oppure muore. Deve aprirsi, rinnovarsi. Nella capitale siamo stati travolti. E oggi siamo in mare aperto.”

E sul commissariamento operato a Roma, aggiunge: “In questo momento tutti gli schemi di gioco sono saltati. E bisogna averel’umiltà di riconoscerlo. Se il tappo è Orfini, allora si dimetta da commissario. Non ci possiamo più permettere ostacoli al cambiamento. In città c’è una classe dirigente giovane, agisca. Ma senza aspettare che qualche capo corrente la candidi”.

Dopo poche ore la replica della segreteria Pd, affidata al vicesegretario Guerini: "Io tengo sempre scolpita a mente una frase di Alda Merini che dice: ‘Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire'. Consiglierei a tutti più sobrietà nelle dichiarazioni. Orfini si è assunto la responsabilità di commissario di Roma dopo Mafia Capitale e lo ha fatto con grande impegno e determinazione, di cui va solo ringraziato".

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