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Renzi vuole fondere la Finanza coi Carabinieri e la Polizia con la Forestale

Una rivoluzione che entro il 2015 dovrebbe portare ad un sistema semplificato, con due soli corpi di polizia contro gli attuali 5, per un risparmio stimato di oltre 2 miliardi di euro. Lo scrive La Stampa.
A cura di Biagio Chiariello
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Guardia di Finanza e Carabinieri; Polizia di Stato, Penitenziaria e Forestale. Quella a cui starebbe pensando il Governo Renzi è una vera e propria rivoluzione che condurrà l’Italia verso un sistema semplificato, con 2 soli corpi delle forze dell'ordine contro gli attuali cinque. Un piano – di cui scrive La Stampa, che attribuisce la paternità al responsabile Sicurezza del Pd Emanuele Fiano – che dovrebbe scattare tra meno di due settimane, con la legge di Stabilità che disporrà  la confluenza della Forestale nel Dipartimento di Pubblica sicurezza. Il resto vedrà la luce con un disegno di legge di riforma nel corso del 2015. L’obiettivo del governo è tagliare gli sprechi: “È uscita fuori la storia del porticciolo di Ponza – scrive La Stampa – dove evidentemente qualche parlamentare del Pd ha trascorso le vacanze, e che ostenta affiancati sullo stesso molo un motovedetta della Finanza, una pilotina della Guardia costiera e un gommone della Polizia. ‘C’è tutta questa emergenza criminale a Ponza da giustificare un tale dispiegamento di mezzi?’. Risate”.

L’esecutivo punta il dito anche contro l’inamovibilità dei capi:

“La legge prevede che non possano essere rimossi salvo casi eccezionali (vedi il precedente più unico che raro del generale Roberto Speciale, avvicendato al vertice della Gdf per ordine del governo Prodi, poi reintegrato da un Tar, che si dimise 48 ore dopo la sentenza per carità d’istituzione). Qualcuno a quel tavolo presieduto da Matteo Renzi ha ricordato il caso di Cesare Patrone, dominus della Polizia Forestale da 10 anni. ‘Almeno Gianni De Gennaro ebbe il buon gusto di dare le dimissioni dalla Polizia dopo il settimo anno, considerato che tanto dura il mandato dei Presidenti della Repubblica’”.

E così entro la fine del 2014 assisteremo alle fusioni tra Polizia di Stato e Corpo Forestale:

“Da subito saranno cancellati la dorata poltrona del comandante generale, accompagnata da uno stipendio di 320 mila euro, il suo staff, lo stato maggiore insediato a Roma, e i 20 comandi regionali. I veri risparmi, però, verranno dall’amalgama di logistica, acquisti, manutenzione dei mezzi, sedi periferiche”.

Quindi dopo sarà il momento del riassetto della Guardia di Finanza e della Penitenziaria:

“La prima, nel tempo, si è specializzata nelle indagini economiche, fiscali e valutarie, nella repressione del contrabbando, nella tutela della spesa pubblica, nella lotta all’evasione fiscale. Tutte eccellenze che il governo intende ovviamente salvaguardare. La Finanza, in quanto tale, sarebbe quindi destinata a scomparire e i suoi 30 mila effettivi saranno assorbiti dai Carabinieri. La Penitenziaria a sua volta, forte di 38 mila agenti, s’integrerebbe con la Ps. Secondo calcoli dei sindacati di polizia, un’operazione del genere a regime potrebbe generare risparmi per 2 miliardi di euro”.

 Quanto costano i vari corpi di polizia?

Sempre secondo l’elaborazione della Stampa sulla base dei dati forniti dal Conto annuale della Ragioneria generale dello stato, al 2012 i carabinieri disponevano di 107.005 uomini, la Polizia di 102.395, la Guardia di finanza di 61.927, la Polizia penitenziaria di 39807 e il Corpo forestale di 9.315. In tutto, 320.449 unità che nel 2013 sono costate 10,9 miliardi (esclusa la Polizia, i cui dati non sono disponibili), così ripartiti: 4,6 per i carabinieri, 3,8 per la Finanza, 2 per la Penitenziaria e 0,5 per la Forestale.

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