Renzi: “Vogliono distruggere Schengen e l’Europa, non glielo permetteremo”
Come noto, a Milano Matteo Salvini e Marine Le Pen hanno lanciato una nuova “offensiva euroscettica”, tornando a chiedere la sospensione di Schengen e a criticare “l’Europa della tecnocrazia che limita la sovranità nazionale”. Una prima risposta è arrivata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si è recato a Ventotene per porgere omaggio alla tomba di Altiero Spinelli, uno dei politici che più si è speso per il sogno dell’integrazione europea e che ha pagato con il confino la sua opposizione al regime fascista.
E proprio da Ventotene Renzi ha voluto lanciare un nuovo appello affinché l’Europa riparta dai suoi valori e dalla sua “vocazione”: “L'Europa rischia di crollare quando perde il senso della propria vocazione e diventa semplicemente un insieme di egoismi. L'Europa non ha il futuro già scritto”. Certo, ha spiegato Renzi, “non bisogna nascondere i problemi, ma proprio in un momento di grande difficoltà per l'Europa abbiamo scelto di tornare a casa, nel luogo in cui tutto è iniziato”. E dallo spirito europeo bisogna ricominciare: “L'Europa o sarà sociale o non sarà: non ci possono essere illuminati che lavorano su grandi documenti e poi persone senza il posto di lavoro. Siamo qui per dire che l'Europa non può essere solo un grigio dibattito tecnico sui vincoli ma deve tornare a essere un grande sogno”.
Quanto alla questione del ripristino dei controlli alle frontiere, il Presidente del Consiglio è categorico: “Diciamo con grande determinazione che chi vuole distruggere Schengen vuole distruggere l'Europa e noi italiani non glielo permetteremo”. C'è poi spazio per una chiosa sulle polemiche di queste settimane con la Commissione Europea: "A chi pensa che l'Italia si fa sentire perché ha bisogno di chiedere qualcosa per noi all'Europa, dico siete fuori strada. Non abbiamo bisogno di chiedere qualcosa per noi come italiani ma un ideale come cittadini europei".
