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Renzi: “Via Imu e Tasi dal 2016”. E promette aiuti per i bimbi poveri

Da Verona e da Treviso il premier ha ricordato l’impegno di cancellare Imu e Tasi. Ha anche annunciato sconti fiscali agli imprenditori che investiranno nelle loro aziende.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenendo a Verona nell’ambito del tour “Cento Teatri” e poi parlando a Treviso all'assemblea di Unindustria, è tornato a fare il punto dell'operato del governo. Il premier ha nuovamente promesso l'eliminazione definitiva delle imposte sulla prima casa, la riduzione del debito pubblico e sconti fiscali su investimenti in beni strumentali. Nella legge di stabilità del prossimo anno “cancelleremo Imu e Tasi sulla prima casa e finirà così una discussione che dura da dieci anni”, ha assicurato Renzi da Verona spiegando che la prima casa “non può avere tasse perché sono sacrifici di una vita”. “Dopo 3 anni di recessione finalmente la musica sta cambiando e ora finalmente il Pil è intorno all'1 per cento”, ha continuato il premier che ha annunciato anche che sempre nella legge di stabilità ci sarà un intervento per i bambini sotto il livello di povertà. “Ci sono un milione di bambini sotto il livello di povertà. Per la prima volta il governo farà un intervento ad hoc per i bambini sotto la soglia di povertà”, ha annunciato dal palco di Verona. Renzi ha ribadito anche l’impegno nella lotta all’evasione fiscale, “perché se si paga meno, si deve pagare tutti”.

Sconto fiscale a chi investe nella propria azienda – “Siamo in condizione di dire con chiarezza ai comuni che tutto ciò che è avanzo di amministrazione nella parte che riguarda gli investimenti, e non la spesa corrente, sarà fuori dal patto di stabilità a partire dal 1 gennaio 2016”, ha dichiarato Renzi parlando da Treviso e precisando che “il governo sta lavorando per farlo anche con le regioni, anche se non abbiamo trovato ancora la congiuntura economica”. Il premier ha promesso agli imprenditori che chi “nel 2016 investirà in beni strumentali della propria azienda avrà la possibilità di portare in ammortamento non il 100% ma il 140%. Varrà per un anno solo”. Renzi ha anche risposto a chi lo critica sulle riforme istituzionali dicendo che non riducono il livello della democrazia “ma il numero di chi fa politica”. “Non mollo di un millimetro per portarle fino in fondo”, ha detto il premier ricordando i numeri della riforma del Senato. “L’Italia – ha detto il premier – è in condizione di essere leader nel mondo, noi la nostra parte la stiamo facendo ma l’Italia si salva solo se la salvano gli italiani e non è vero che dipende dall’esterno. Il destino è nelle nostre mani”.

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