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Renzi: “Taglieremo Ires-Irap entro il 2017, tasse sul profitto scenderanno al 24%”

Il Premier: “L’Italia non è più il Paese delle tasse. In 5 anni riduzione fiscale di 50 miliardi di euro”.
A cura di Antonio Palma
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Dopo aver proclamato un cospicuo taglio delle tasse per i prossimi anni e in particolare una riduzione delle imposte sulla casa, Matteo Renzi sembra voler guardare alle imprese e con un nuovo annuncio a sorpresa ha dichiarato che il governo è pronto a tagliare le tasse sul profitto. "Oggi il combinato Ires-Irap porta l'imposta sul profitto più o meno al 31,4% in Italia, la Germania è al 30, la Francia è più o meno là, la Spagna è al 25, noi vogliamo andare un gradino sotto la Spagna, l'obiettivo è il 24 per cento" ha annunciato infatti il Premier oggi nel suo intervento alla conferenza degli ambasciatori italiani alla Farnesina. L'obiettivo è stato fissato per il 2017, ha precisato il Presidente del Consiglio illustrando le misure di riduzione della pressione fiscale previste per i prossimi anni. Renzi ha tenuto a precisare che saranno interventi strutturali perché "l'Italia non è più il Paese delle tasse".

"In cinque anni l'Italia otterrà una riduzione della pressione del fisco da 50 miliardi di euro" grazie alle riforme già fatte e a quelle programmate per i prossimi anni, ha spiegato ancora Renzi, aggiungendo: "Tutto il lavoro sul fisco avrà luogo contemporaneamente al crollare, o meglio calare della curva del debito pubblico italiano che dal 2016 torna a scendere". Il Premier quindi ha elencato i vari interventi: "Nel 2016 ci sarà l'abolizione di Tasi e Imu, dal valore di circa 5 miliardi; nel quarto e quinto anno torneremo a investire, nel 2017 sulla riduzione del costo per le imprese dal combinato Ires e Irap e nel 2018 intervento sugli scaglioni Irpef e le pensioni". L'obiettivo è uno solo: "Tornare ad investire per dimostrare che l'Italia non è più il paese delle tasse".

"Siamo in presenza di una stagione di riforme inedita nella storia del paese" ha poi proseguito Renzi, elencando la serie di riforme delle istituzioni in cantiere. "Entro il 15 ottobre la riforma costituzionale sarà approvata al Senato. Vedremo se sarà lettura definitiva o ci vorrà un nuovo voto alla Camera. A giugno o ottobre 2016 ci sarà il referendum confermativo, elemento chiave nel dibattito politico, che concluderà il percorso delle riforme di pubblica amministrazione, fisco, giustizia e diritti". "L'Italia si avvierà verso un futuro straordinario, in cui tra 20 o 30 anni sarà leader in Europa e nel mondo, un Paese guida anche nei valori" ha concluso Renzi.

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