Renzi al Pd: “Sul referendum dobbiamo stare uniti, basta divisioni interne”
"Non dividiamoci per questioni interne. Deve essere una battaglia unitaria". Così Matteo Renzi oggi ha richiamato all'unità interna del Partito democratico sul referendum costituzionale di ottobre. Il premier oggi ha consegnato ai segretari territoriali riuniti al Nazareno il modulo per la raccolta delle firme, in vista di sabato. E ha acconsentito alla proposta del Pd di Reggio Emilia, secondo cui le feste dell'Unità saranno dedicate alla campagna per il sì al referendum. Il premier ha annunciato, inoltre, che la Festa nazionale dell'Unità si terrà in Sicilia a fine agosto e avrà come slogan "C'è chi dice sì". Obiettivo è per il presidente del Consiglio e per il vicesegretario Lorenzo Guerini il raggiungimento di oltre 500 mila firme entro la metà di luglio.
Renzi ha incontrato anche i parlamentari del Partito democratico. Con loro, oltre che del referendum, la discussione è anche sul ruolo di Verdini e dei suoi. "Facciamo sei mesi a testa bassa, anzi a testa alta perché abbiamo tutto il diritto di stare a testa alta con un lavoro costante sul territorio giocando all'attacco e non di rimessa o a catenaccio" ha detto il presidente del Consiglio ai parlamentari dem, aggiungendo che "nei prossimi sei mesi occorre parlare al Paese, farò questo e soltanto questo, rinunciando a ogni tipo di diatriba interna. Nei prossimi sei mesi giochiamo all'attacco e andiamo a raccontare in ogni piazza cosa stiamo facendo".
Oggi il presidente del Consiglio si è recato in Abruzzo e in Puglia, dove ha firmato altri due Patti per il Sud. Anche nel corso della sua visita a L'Aquila, Renzi si è espresso sulla consultazione di ottobre. "Il referendum sulle riforme è una cosa bellissima, la gente dirà sì o no e rispetteremo il volere del popolo italiano", ha detto. Rinviata, invece, a causa del maltempo, la tappa in Molise.
