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Renzi promette: “Restituiremo ai sindaci i soldi in meno di Imu e Tasi”

Dalle pagine de “L’Unità”, il premier parla di numerosi temi caldi, dal nodo dell’abolizione delle tasse sulla prima casa, alle riforme, alla gestione della politica sul territorio. E poi sul partito: “Le scelte di pochi fanno male a molti, ma non ci saranno espulsioni”.
A cura di Biagio Chiariello
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I soldi che saranno sottratti ai Comuni per l’abolizione della Tasi/Imu saranno tutti restituiti. E’ quanto afferma Matteo Renzi su l'Unità. "Smettere di tassare la prima casa – osserva il premier, rispondendo alla rubrica di posta ‘Caro segretario’ – è giusto e anche equo in un Paese dove l'81% degli italiani ha sudato per acquistarsi un'abitazione". Nel colloquio con i lettori, Renzi tocca diversi temi: sindacato, riforme istituzionali, la situazione del Pd. Proprio in merito alla diatriba interna al suo partito, aggiunge: "Questi atteggiamenti di pochi parlamentari feriscono l'intera comunità del Pd, ma nessuna espulsione, per carità. Andiamo avanti". Circa le riforme, Renzi sostiene che “decisivo è abolire il bicameralismo paritario e semplificare le Regioni. Se portiamo a casa questa che è la madre di tutte le riforme, a quel punto avremo davvero svoltato”.

L'attacco di Renzi ai sindacati

E prosegue: "Noi ci siamo. E spero che stavolta i sindacati accettino la sfida: una buona legge sulla rappresentanza potrebbe aiutarli a vincere la crisi che sta fortemente minando la rappresentatività delle organizzazioni", dice il premier, in merito alla soluzione per uscire definitivamente dalla crisi e far ripartire il Paese. “Oggi anche nel sindacato c'è troppa burocrazia. E girano più tessere che idee". Quindi tornando sulle tensioni e gli scandali locali nel partito, precisa: "Il Pd si divide in persone che vogliono fare e che ci credono e persone che si occupano solo di cordate. Ce ne sono in tutte le aree, in tutte le componenti: tanti anche tra chi ha votato per me. L'importante è che chi ha voglia di fare sia in maggioranza. E possa aiutare il Pd ad aiutare il Paese".

Sul caso Roma

"Sui territori hai ragione: possiamo e dobbiamo fare di più". Così Matteo Renzi risponde su L'Unità a un iscritto al Pd romano che denuncia "la palude" locale. "Non generalizzerei bersaniani, renziani o altri. Il Pd – scrive il segretario – si divide in persone che vogliono fare e che ci credono e persone che si occupano solo di cordate. Ce ne sono in tutte le aree, in tutte le componenti: tanti anche tra chi ha votato per me. L'importante è che chi ha voglia di fare sia in maggioranza. E possa aiutare il Pd ad aiutare il Paese".

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