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Renzi: “80 euro misura strutturale, giù Irpef e Irap” (DIRETTA)

Il Premier poco prima del Cdm che ha dato il via libera al taglio Irpef assicura: “Per 15 milioni di persone le tasse diminuiscono”. In conferenza stampa: “Restituiamo agli italiani ciò che è degli italiani”. Gli 80 euro già da maggio.
A cura di A. P.
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19.15 – Renzi: "I magistrati non devono commentare il processo di formazione delle leggi" – "Non sono convinto dalla posizione espressa dall'Anm, rispetto il principio di separazione dei poteri, io non commento le sentenze e mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazioni delle leggi che li riguardano. Commentino semmai le riforme vere e non le indiscrezioni". Così Renzi replica alle critiche sul previsto taglio degli stipendi dei magistrati. "Non credo che il taglio di 70mila euro a un alto magistrato sia un attentato alla libertà e all'indipendenza della magistratura".

19.05 – Padoan: "Italia tornerà a crescere, più di quanto ha fatto negli ultimi 20 anni" – "Se facciamo i conti non solo relativi alle coperture ma pensando agli impatti sul Pil, secondo noi c'è aggiustamento strutturale positivo e l'economia italiana si mette a crescere sul sentiero più alto degli ultimi venti anni". Così Pier Carlo Padoan al termine del Cdm parlando dell'insieme delle misure approvate dal governo.

18.57 – Renzi: "80 euro in più, non è provvedimento da campagna elettorale" – "Hanno detto che il taglio dell'irpef è una misura elettorale. Sarebbe l'unica misura elettorale che arriva dopo le elezioni. L'unica. E siamo talmente attenti alle elezioni che abbiamo tolto le agevolazioni per i partiti in campagna elettorale….". Così il premier in conferenza stampa.

18.55 – I quotidiani non avranno più l'obbligo di pubblicare annunci – "Non tocchiamo il fondo dell'editoria almeno per adesso. Ma non ci sarà più l'obbligo antistorico di pubblicate gli annunci sui quotidiani. Vale 100 milioni di euro e capisco che gli editori non saranno entusiasti". Lo ha detto il premier Matteo Renzi.

18.53 –  Renzi: Rai chiamata a risanamento con 150 milioni – Tra le voci del dl del taglio Irpef ce ne è uno che riguarda anche la Rai "chiamata a concorrere al risanamento con 150 mln". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, spiegando che sarà l'emittente pubblica a decidere "se vendere RayWay, se crede, e riorganizzare le sedi regionali, se riterrà il caso".

18.50 – Renzi scherza ancora sui tagli alla sanità: "Se qualcuno trova la parola sanità nel decreto gli pago da bere". Così esclude eventuali sforbiciate nel dl, come già aveva anticipato il Ministro Lorenzin.

18.47 – Tetto per gli stipendi dei manager pubblici" – Renzi cita la "norma Olivetti" richiamando "il grande principio sacrosanto secondo cui in un'azienda nessuno può guadagnare 10 volte più dell'ultimo lavoratore". Il premier così definisce il tetto di 240mila euro "insormontabile" per tutti dirigenti pubblici, compreso il primo presidente della Corte Cassazione."I dirigenti pubblici fuggiranno nel privato? Brivido, se vogliono avranno la nostra lettera di referenze e di auguri…Chi lavoro nel pubblico ha una responsabilità in più. Mettere un tetto di 20mila euro al mese non è cosi drammatico, non perché è piu del doppio del guadagno del premier ma è un principio di serietà".

18.45 – "Saltano partite Iva e incapienti, saranno trattati in prossime misure" – Renzi ha quindi spiegato che "ha prevalso l'obbligo di mantenere l'impegno di dare 80 euro a 10 milioni di persone. La voce degli incapienti e partite Iva sarà inserita in provvedimenti nelle prossime settimane e mesi".

18.42 – Renzi parla delle coperture delle decreto – "Le coperture sono 6,9 miliardi nel 2014 ma diventano 14 miliardi nel 2015". Così Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Cdm illustrando nel dettaglio economico le coperture al dl Irpef.

18.40 – Renzi: "Bello se il Parlamento si riducesse gli stipendi" – "Sarebbe bello se gli uffici di Camera e Senato, nell'ambito della loro autonomia, riflettessero su questo segnale» di riduzione degli stipendi che interessa i grandi manager". E' una altra delle cose dette da Renzi in conferenza stampa, precisando che si tratta, per i due rami parlamentari, di una decina di persone.

18.35 – "Oggi abbiamo sbloccato 8 miliardi per il pagamento dei debiti della P.A". E' un altro dei provvedimenti illustrati per tweet da Renzi. Poi "sfoltire e semplificare" le municipalizzate, "passando da 8.000 a 1.000 aziende partecipate". Altro obiettiviodel dl Irpef-spending indicato dal premier al termine del cdm.

Ore 18.32 – "Riduciamo l'Irap del 10% attraverso misura strutturali": così Renzi in conferenza stampa al termine del Cdm parlando del dl Irpef.

Ore 18.30 –  Renzi: "Tagliamo auto blu, d'ora in poi sottosegretari e dirigenti vanno a piedi" – Ci saranno "massimo 5 vetture a ministero" e le "forze di sicurezza tornano in strada". E' uno dei tweet illustrati da Matteo Renzi che spiega: "i sottosegretari e i direttori generali vanno a piedi o in autobus. E' la riduzione (di auto blu) più significativa della storia".

Ore 18.25 – Renzi: "Restituiamo agli italiani ciò che è degli italiani" – "Stiamo restituendo agli italiani qualcosa che è degli italiani. Lo facciamo stringendo cinghia alla politica e all'amministrazione". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, al termine del Cdm. Poi scherza: "E' da 4 giorni che non esco da Palazzo Chigi, mi hanno fotografato alla finestra…era l'ora d'aria".

Ore 18.15- RENZI: "80 EURO FIN DAL MESE DI MAGGIO, MISURA STRUTTURALE NON UNA TANTUM" – Gli 80 euro in più promessi da Renzi arriveranno sin dalla busta paga di maggio. Lo afferma il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legge sull'Irpef. "E' un provvedimento veramente serio e corposo" dice ancora Renzi. Il testo del decreto "è in fase di coordinamento con i singoli ministri e sarà in Gazzetta credo all'inizio della prossima settimana". 

Ore 18.10 –  "Eccoci qui, visto il ritardo è più l'ora y che l'ora x…". Così Matteo Renzi apre la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri sul dl per il taglio Irpef

Ore 17.55 – E' terminato il Cdm  per il decreto Irpef. Secondo alcune indiscrezioni, fatte trapelare dall'Ansa, il "bonus" riconosciuto a lavoratori dipendenti e co.co.co per il 2014 salirebbe da 620 a 640 euro per i contribuenti della fascia attorno ai 20.000 euro (tra 18.286 e 25.000 euro secondo una bozza). Per gli incapienti il bonus rimarrebbe pari al 3,5% del reddito.

Ore 17.35 – L'#oraics non è ancora arrivata. Il CDM sull'Irpef è infatti iniziato in ritardo, così sui social network qualcuno comincia a spazientirsi. Il premier Renzi chiede di avere pazienza:

Ore 17.20 – Irpef, Lorenzin: "Ufficiale, no tagli alla sanità" – "Ufficiale, niente tagli alla #sanità! Non una vittoria personale, ma dei cittadini e del #SSN. Ora avanti tutta con patto #salute e riforme". Cosi' il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin su twitter mentre è in corso il consiglio dei ministri.

Poco prima dal fatidico via libera del Consiglio dei Ministri al taglio irpef e ai famosi 80 euro in busta paga, Renzi interviene nelle polemiche degli ultimi giorni smentendo le voci che parlavano di tagli ai servizi e aumento delle tasse. Ancora una volta il Premier ha scelto Twitter per dare voce al suo pensiero invitando tutti ad attendere la conferenza stampa dopo il CdM di questo pomeriggio. "Non ci sono tagli alla sanità. Non ci sono tagli agli stipendi degli insegnanti. Non ci sono tagli lineari. Ci vediamo alle 16.30" scrive infatti il Presidente del Consiglio a proposito del decreto per il taglio dell'Irpef, rispondendo così indirettamente anche al Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin che aveva annunciato: "Sulla Sanità combatterò contro i tagli lineari". Pochi minuti dopo lo stesso Renzi,sempre attraverso il suo profilo twitter, interviene nuovamente sottolineando: "Per 15 milioni di persone le tasse diminuiscono, gli oneri contributivi scendono, la promessa diventa realtà. A dopo!".

Lotta all'evasione – Renzi aveva già spiegato in un'intervista a La Stampa che "Il taglio delle tasse è strutturale" e che "Non ci saranno aumenti" elencando nel dettaglio le risorse individuate per il taglio dell'Irpef. "Questi denari non vengono con l'aumento delle tasse per chi guadagna di più. Si è innescata una revisione della spesa che darà 6 miliardi quest'anno, 15-17 il prossimo e oltre 30 nel 2016. Diamo 80 euro a sei milioni e mezzo di persone. A due milioni e ottocentomila ne diamo tra i 60 e gli 80" ha dichiarato il Premier. "In questi giorni ci sono state più bufale sui giornali che in Campania" ha attaccato poi Renzi, negando che gli 80 euro arriveranno dalle tasse. "Se leggo i giornali vedo che questa operazione è finanziata da tagli alla sanità e tagli agli stipendi. Non è così" ha concluso.

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