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Renzi: “Le riforme non sono un capriccio di un Premier autoritario”

Il Premier Matteo Renzi nella sua neswsletter insiste sulle riforme: “Ce la faremo nonostante urla e insulti, l’unica strada per far uscire l’Italia dalla palude”.
A cura di Antonio Palma
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"Le riforme non sono il capriccio di un premier autoritario. Ma l'unica strada per far uscire l'Italia dalla conservazione, dalla palude, dalla stagnazione che prima di essere economica rischia di essere concettuale" lo scrive il Premier Matteo Renzi nella sua e-news intervenendo nel dibattito politico in corso sulle riforme istituzionali del Paese. Le riforme si faranno "costi quel che costi" ha avvertito Renzi, sottolineando: "Io non lo lascio il futuro ai rassegnati. Questa è la volta buona". "Le riforme di cui stiamo parlando sono il Pin per accendere l'Italia del futuro" ha proseguito il Premier, spiegando: "Ecco perché la mia gratitudine verso i senatori che resistono alla incredibile sequela di insulti e ai finti emendamenti messi lì solo per perdere tempo. C'è un Paese che può correre, non lo lasceremo ancora nelle sabbie mobili". A chi lo critica affermando che con le riforme non si mangia, Renzi risponde di essere d'accordo ma "solo fino a un certo punto perché le riforme strutturali sono la principale richiesta di tutti gli operatori economici mondiali. Fatte le riforme, l'Italia sarà molto più appetibile".

La battaglia sulle riforme in Senato

"In queste ore i senatori che sostengono la riforma e che stanno subendo l'ostruzionismo di una piccola parte dei loro colleghi stanno dimostrando il senso delle istituzioni più straordinario che si possa chiedere" ha scritto ancora Renzi nella sua newsletter, assicurando: "Approveremo la riforma in prima lettura, nonostante le urla e gli insulti di queste ore". "Non ci troverete mai nell'elenco dei rassegnati per professione, dei disprezzatori di noi stessi, dei pessimisti per vocazione. L'Italia che noi stiamo guidando è un'Italia che ha tutti i numeri per restituire speranza. Per farlo, però, i politici devono cambiare l'Italia. Iniziando dal cambiare la politica" ha precisato il Presidente del Consiglio .

La legge elettorale

Sull'altra riforma in cantiere, quella sulla legge elettorale Renzi ha spiegato che l'Italicum "sarà modificato dal Senato e diventerà legge definitivamente". Il prossimo impegno del governo invece  è sul dl Sblocca Italia. "Domani in Consiglio dei ministri la discussione sullo sblocca Italia e l'apertura della fase di consultazione" ha annunciato infatti Renzi, rivelando che sarà avviata una fase di consultazione con i cittadini per tutto il mese di agosto per essere operativi per settembre. A settembre sarà presentato inoltre il programma digitale in Silicon Valley. "Pa, fisco e giustizia sono accomunati da un fil rouge: diverranno punti di forza dell'Italia solo se riusciremo a fare una massiccia iniezione di nuove tecnologie. Il nostro obiettivo è diventare uno dei Paesi leader mondiali attraverso la rivoluzione digitale e presenteremo il dettaglio dei programmi in Silicon Valley, cuore mondiale dell'Ict, a settembre" ha spiegato infatti Renzi.

I prossimi impegni del Governo

Infine un bilancio dei 150 giorni di vita del suo governo e sulle prospettive future.  "Ci sono mille giorni davanti a noi dal primo settembre 2014 alla fine di maggio del 2017 dove, con calma e pazienza, libereremo l'Italia dai vincoli che non la fanno ripartire" ha assicurato Renzi, spiegando: "Non potremo farlo senza una discussione pacata, seria e civile sul vero valore aggiunto del nostro Paese: la cultura. Che in Italia vuol dire musei, certo. Musica, arte, ricerca, turismo, innovazione. Ma vuol dire anche Rai che va tolta ai partiti per ridarla al Paese, Università dove possiamo valorizzare le vere eccellenze che abbiamo".

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