43 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Renzi lancia il piano antisismico ma avverte: “Non esiste il rischio zero sui terremoti”

Nella sua eNews, il Presidente del Consiglio spiega: “Nessuno di noi potrà bloccare la natura, ma perché non cambiare mentalità e lavorare – tutti insieme – a un progetto che tenga più al riparo la nostra famiglia, la nostra casa?”
A cura di Redazione
43 CONDIVISIONI
Immagine

Il tremendo bilancio del terremoto che ha devastato il centro Italia ha riaperto la discussione sul rischio sismico in Italia, con una serie di riflessioni sulla conformazione geomorfologica del nostro Paese e sugli strumenti che sarebbe possibile utilizzare per ridurre al minimo la possibilità che si ripetano eventi del genere. Sulla questione è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ieri ha incontrato Renzo Piano e oggi ha spiegato nella sua eNews cosa il Governo intenda fare nei prossimi anni, non solo per quel che concerne la ricostruzione.

“Quello che in passato è spesso mancato è la costruzione di un progetto paese basato sulla prevenzione: non solo reagire, non solo ricostruire, ma prevenire”, spiega Renzi, aggiungendo che la direzione da prendere è quella di “un deciso cambio di mentalità”. Prima però avverte: “Lasciatemi essere chiaro, da padre prima che da premier. L’idea iper razionalistica di chi in queste ore dice “rischio zero” è inattuabile. Da un lato l’Italia è troppo articolata per risolvere in partenza ogni problema legato alle calamità naturali. Dall’altro, io dico soprattutto, la pretesa di tenere sotto controllo la natura è miope e persino assurda”.

Però non ha senso stare con le mani in mano e per questo il Governo ha intenzione di lavorare a un piano chiamato “casa Italia”:

Nessuno di noi potrà bloccare la natura, ma perché non cambiare mentalità e lavorare – tutti insieme – a un progetto che tenga più al riparo la nostra famiglia, la nostra casa?
Questo è il senso del progetto Casa Italia che nei prossimi giorni presenterò a tutti i soggetti interessati, ai professionisti, ai rappresentanti di comuni e regioni, ai sindacati e alle associazioni di categoria, agli ambientalisti e ai costruttori.
Il fatto che per 70 anni non siamo riusciti a far partire un progetto coordinato e strategico di prevenzione significa che questa sfida non è facile, fa tremare i polsi. Ma il fatto che sia una sfida difficile, non è un buon motivo per non provarci.
È un progetto di lungo respiro, che richiederà anni, forse un paio di generazioni, come ieri mi diceva con lucidità e visione un grande italiano quale Renzo Piano. Ma il fatto che sia un progetto a lungo termine, non è un buon motivo per non iniziare subito.
In Casa Italia immagino di inserire non solo i provvedimenti per l’adeguamento antisismico ma anche gli investimenti che stiamo facendo e che continueremo a fare sulle scuole, sulle periferie, sul dissesto idrogeologico, sulle bonifiche e sui depuratori, sulle strade e sulle ferrovie, sulle dighe, sulle case popolari, sugli impianti sportivi e la banda larga, sull’efficientamento energetico, sulle manutenzioni, sui beni culturali e sui simboli della nostra comunità.
Un progetto che coinvolga concretamente – non a chiacchiere – tutti i cittadini interessati a dare una mano alla comunità del nostro Paese. Abbiamo decine di argomenti su cui possiamo dividerci e litigare; su questo lavoriamo insieme.
Nella mia responsabilità di capo del governo proporrò a tutte le forze politiche di collaborare su questi temi. Con Casa Italia in ballo c’è il futuro dei nostri figli, non di qualche ministero. E proporrò a tutti i partiti, anche a quelli di opposizione, di dare una mano perché la politica italiana offra una dimostrazione di strategia e non solo una rissa dopo l’altra. Noi lo faremo. Senza annunci a effetto, ma con il passo del maratoneta. Cioè con l’impegno di chi sa che la sfida è lunga, difficile e richiede la testa, non solo le gambe. Ma sa anche che passo dopo passo il traguardo diventa ogni istante più probabile.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views