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Renzi: “La Ue invece di mandare lettere a noi, pensi a chi alza muri contro i migranti”

Nel corso di una intervista ai microfoni di Fanpage.it, il Presidente del Consiglio ribadisce la linea dura dell’Italia nei confronti dei Paesi europei che rifiutano di accogliere i migranti: “Siamo pronti a porre il veto sul bilancio Ue, basta egoismi e lassismi”.
A cura di Redazione
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Il patto per Napoli, lo sviluppo del Mezzogiorno, la questione immigrazione con il caso Gorino, la lettera con la quale la Commissione europea ha chiesto spiegazioni sulla legge di bilancio, le politiche della Ue in materia di migranti, la riduzione dei costi della politica e l’imminente referendum sulla riforma della Costituzione: sono questi gli argomenti della lunga intervista concessa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi al direttore di Fanpage.it Francesco Piccinini.

Il punto di partenza non poteva che essere il “patto per Napoli”, che nel concreto significa un investimento di 308 milioni di euro per il capoluogo della Campania. “È un momento importante per la città, che ritrova uno spirito di collaborazione istituzionale”, spiega Renzi, ricordando la definizione di Napoli come città “derenzizzata” e aggiungendo: “Per la verità de Magistris mi ha detto anche di peggio, ma ora conta solo fare al meglio il nostro lavoro. Napoli è talmente bella e ha talmente bisogno di una mano che tutte le considerazioni personali passano in secondo piano”.

Da Napoli è però giunta una straordinaria testimonianza di tolleranza, accoglienza e solidarietà, con centinaia di cittadini che si sono adoperati per aiutare i migranti: "L'elemento di orgoglio che Napoli ha dato con l'aiuto ai migranti rende migliore questo Paese". Immagini che stridono con il caso Goro, anche se Renzi non condanna la scelta del prefetto di "scendere a patti" ai manifestanti: "Occorre avere equilibrio e buonsenso, in questo momento dobbiamo stemperare la tensione e abbassare i toni, evitando di dare ciascuno la propria opinione come fossimo commissari tecnici della Nazionale di calcio".

La critica alle politiche europee in tema di immigrazione è netta, però: "Cambierei tutto, perché la politica Ue si basa sulla paura e sul day by day. È chiaro che non possiamo accogliere tutti, ma deve esserci la consapevolezza che si tratta di un problema comune, senza giocare sul sentimento di odio e intolleranza. La Ue deve lavorare di più e meglio in Africa, deve farsi carico della questione perché non è pensabile che si alzino i muri". L'Italia è intenzionata ad andare fino in fondo, annuncia: "Se il Parlamento mi sosterrà, la linea del Governo sarà ‘niente soldi a chi non accoglie i migranti'; siamo pronti anche a mettere il veto sul bilancio Ue".

Quanto ai chiarimenti chiesti dalla Ue sulla legge di bilancio, replica: "Noi abbiamo mantenuto gli impegni, ora provvederemo a fornire specificazioni sui due elementi eccezionali, terremoto e immigrazione. Io i soldi per Amatrice e per l'immigrazione li metto, ma nel frattempo mentre mandano letterine a noi e scrivono libri su quelli che alzano i muri, magari è meglio…".

Non manca qualche stoccata ai 5 Stelle, dopo il rinvio in Commissione del ddl taglia stipendi: "I grillini hanno affrontato la questione in modo superficiale. Sono in difficoltà, perché una volta trova il complotto dei frigoriferi, una volta scopre che l'assessore Muraro era la consulente di quelli che hanno fatto Mafia Capitale, poi vede che a Torino ha problemi con le mostre… Per cercare di recuperare provano a cavalcare la polemica sugli stipendi dei parlamentari, ma la verità è che ad oggi, dopo aver restituito i soldi, comunque un parlamentare del MoVimento 5 Stelle prende il doppio di quanto guadagna il Presidente del Consiglio".

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