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Renzi: “Io ho la fedina penale pulita, i leader di M5S e FI no”

Intervistato nel corso della trasmissione tv l’Arena su Raiuno, il Premier ribatte alle accuse: “Sento dire che guido un partito di delinquenti ma io sono l’unico leader incensurato”
A cura di Antonio Palma
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"Mi sento sempre dire che guido un partito di delinquenti…voglio ricordare che M5s e FI sono guidati da due leader con sentenze passate in giudicato, io invece ho la fedina penale pulita", così il premier Matteo Renzi intervistato oggi nel corso della trasmissione tv l'Arena su Raiuno, ha replicato alle accuse degli avversari politici  dopo l'ingresso in maggioranza di Denis Verdini. "Io francamente capisco poco quando mi dicono che devo salire al Colle per i voti di Verdini: C'è in Parlamento una maggioranza o no? Quando Verdini votava per il Governo Letta nessuno si scandalizzava" ha proseguito Renzi ritornando nuovamente anche sulla polemica con i magistrati. "Pieno rispetto per il dottor Davigo ma dico una cosa su cui il 101 per cento degli italiani pensa sia una cosa banale: se uno ruba deve essere preso e giudicato. Ma non si può sparare nel mucchio sennò fai il gioco di quelli che rubano. Io non ce l'ho con i magistrati ma non bisogna fare giudici contro politici, ma onesti contro ladri".

Anche sul tema della prescrizione Renzi assicura: "Va cambiata, noi siamo di questo avviso ma va chiesto contemporaneamente ai magistrati, che gestiscono gli uffici, di essere capaci così come fanno i migliori magistrati. Ci sono alcuni tribunali in cui si corre, altri dove troppo spesso si va con la prescrizione La posizione governo è quella del 31 agosto 2014, la prescrizione è un incubo e la voglio cambiare ma serve certezza dei tempi". Restando sul tema reati il Premier ha aggiunto: "Sulla microcriminalità dobbiamo essere più duri nelle pene, se ti beccano stai al fresco per un po', e per un po' vuol dire tanto. Chiedo ai magistrati senza polemiche andiamo a sentenza, non ne posso più di grandi analisi sulla corruzione".

Parlando di politica estera, Renzi invece ha riposto a muso duro al governatore della banca centrale tedesca Weidmann che nei giorni scorsi aveva criticato le politiche economiche italiane. "Il tempo in cui ci davano le lezioni è finito: al Governatore della Banca centrale tedesca suggerirei di guardare alle banche tedesche. Ha tanti problemi a cui pensare e meno pensa all'Italia, meglio è per lui" ha commentato infatti Renzi annunciando che giovedì incontrerà la cancelliera Merkel a Roma. Sul caso controlli alla frontiera del Brennero invece Renzi sminuisce: "Quella dell'Austria è propaganda, loro stanno facendo una campagna di comunicazione perché non stanno facendo niente di concreto perché sono in campagna elettorale"

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