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Renzi: “Il PD non farà mai aumentare l’IVA in questo Paese”

Il segretario uscente del Partito Democratico smentisce le indiscrezioni che vogliono il Governo pronto ad autorizzare un aumento dell’IVA per reperire risorse: “Gentiloni la pensa come me, è una ipotesi assurda”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con una intervista rilasciata ai microfoni di Radio 24. Per il candidato alla segreteria del Partito Democratico il Governo Gentiloni sta lavorando con grande intensità e “ci sono molti segnali positivi”, perché “alcune misure approvate nelle scorse settimane iniziano a far sentire la propria energia” e ci sono provvedimenti decisamente importanti “come la quattordicesima mensilità per i pensionati che scatterà dal prossimo luglio”.

Renzi si è poi pronunciato su una ipotesi che agita da qualche settimana il mondo della politica e l’opinione pubblica: l’eventuale aumento dell’Iva per reperire le risorse necessarie a mettere a posto i conti pubblici e rispettare i vincoli di bilancio imposti dall’Unione Europea. Sul punto, però, ribadisce: “Ritengo sia un’ipotesi totalmente assurda, il Partito Democratico non farà mai aumentare l’Iva in questo Paese e il Presidente Gentiloni mi pare sia della stessa idea. Noi le tasse le abbiamo ridotte, mai aumentate. L’ultimo ritocco dell’Iva è stato nel settembre 2013, mi sento di poter dire che su questo punto c’è una linea chiara da parte del nostro schieramento”.

Sui dati negativi relativamente all’evasione fiscale difende l’operato del suo Governo: “Bisogna essere molto chiari, i dati del triennio illustrati oggi danno un’idea di una evasione fiscale molto alta. Il punto è di metodo, bisogna abbassare le tasse e rendere più semplice il sistema fiscale, anche attraverso la digitalizzazione e il fisco 2.0. In questi ultimi due anni i risultati indicano un record storico della lotta all’evasione, con 19 miliardi recuperati nel solo 2016. Bisogna continuare l’opera di riduzione delle tasse e parallelamente semplificare i meccanismi”.

Infine una stoccata: "Sono contento del fatto che nel Pd si discuta e ci si accalori, non sono molti i partiti che applicano la democrazia interna. Ci sono migliaia e migliaia di persone che stanno votando adesso e altre migliaia che voteranno il 30 aprile. Sono molto contento dei risultati parziali, perché significa che stai ridando speranza alle persone".

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