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Renzi: “Il 16 dicembre sarà il funerale delle tasse sulla casa”

Il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5 ha ribadito la volontà del governo di tagliare le tasse sulla casa dall’anno prossimo. E ha parlato di migranti, lavoro, riforme e unioni civili.
A cura di Susanna Picone
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“L'Ue che si gira dall'altra parte sui migranti pensa di venirci a spiegare le tasse. C’è qualcuno a Bruxelles che pensa di mettersi a fare l'elenco delle tasse da tagliare, spero sia stato il caldo. Le tasse da tagliare le decidiamo noi, non Bruxelles”: così il premier Matteo Renzi, intervenendo a Rtl 102.5, ha replicato al monito di Bruxelles e ha ribadito la volontà del governo di tagliare le tasse sulla casa dall’anno prossimo. “Quando c’è da parlare di immigrazione quelli di Bruxelles sono tutti in ferie, quando si parla di tasse si svegliano. Le tasse le abbassiamo da soli, non ce lo facciamo dire dall’Unione europea cosa tagliare o no”, ha detto Renzi affermando che il 16 dicembre gli italiani pagheranno la seconda rata della Tasi e che “quello è il funerale delle tasse sulla casa”.

Nel corso del suo intervento a Rtl 10.5 il premier ha affrontato anche altri temi, dal lavoro alle unioni civili passando per le riforme della scuola e della legge elettorale e l’emergenza migranti. “Abbiamo avuto un paio di discussioni accese al Consiglio europeo, ho anche alzato la voce perché due Paesi nuovi dicevano che l'Italia sugli immigrati fa polemica e ci mette la pistola alla testa. Io ho ricordato che se non ci fosse stata l'Italia – e se non ci fosse l'Italia – quell'ideale sarebbe morto, quindi prima di parlare del nostro Paese si sciacquassero la bocca. È fondamentale che l'Europa si dia una bella svegliata e faccia la sua parte anche perché sul tema dei migranti si gioca la faccia”, così il premier è intervenuto a proposito della questione immigrazione ribadendo la necessità di una politica unitaria che tenga insieme accoglienza, rimpatri di chi non ha diritto e che “salvi vite umane”. “Di fronte ai problemi responsabilità, serietà, linea dura, chi sbaglia deve pagare tutto fino all'ultimo giorno” ma “contemporaneamente non perdiamo noi stessi, continuiamo a vivere”, ha detto riferendosi anche agli ultimi fatti di cronaca che hanno visto il coinvolgimento di migranti e sottolineando che la minaccia del “terrorismo non va sottovalutata”.

Renzi ha commentato con soddisfazione gli ultimi dati sull’occupazione e, a proposito della legge elettorale, ha detto che l’Italicum non verrà cambiato per avere in cambio il sostegno di Forza Italia sulle riforme costituzionali: “No, hanno l'idea della politica come un Monopoli, è insopportabile quest'idea. La legge elettorale l'abbiamo fatta con Fi, l'hanno votata anche loro. Poi hanno cambiato idea, lo devono spiegare loro agli italiani”. Sulle unioni civili il premier ha dichiarato che “bisogna fare velocemente, entro settembre le riforme, poi chiudere entro le prime settimane di ottobre”.

Il premier è tornato anche sulle polemiche nella scuola continuando comunque a difendere la sua riforma: “Le polemiche nella scuola sono naturali ma ci sono 100mila posti di lavoro in più, e siccome per 20 anni si è tagliato nella scuola, oggi per la prima volta l'Italia mette più soldi sui suoi figli. Ovviamente nelle assunzioni c'è chi non è contento, perché deve spostarsi di qualche chilometro o perché non viene assunto quando vorrebbe”. Renzi ha fatto un accenno anche alla polemica sui funerali di Casamonica a Roma spiegando per che “vorrei che ci occupassimo dei boss vivi”.

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