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Renzi ha già dimenticato l’Ice Bucket: il Governo taglia i fondi per la non autosufficienza

È polemica per la scelta del Governo di ridurre di 100 milioni il fondo per la non autosufficienza. Durissima l’Aisla: “Decisione vergognosa”.
A cura di Redazione
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Dopo giorni di indiscrezioni e di ipotesi più o meno attendibili, con la pubblicazione del testo definitivo (in attesa di capire se ci saranno le  "correzioni" chieste dalla Commissione Europea) della legge di stabilità, con le relative tabelle, è arrivata anche la conferma del taglio di 100 milioni di euro al fondo per la non autosufficienza. Una decisione contestatissima, soprattutto dal mondo dell'associazionismo: da più parti si sottolinea, infatti, come i fatti abbiano smentito la "propaganda del Governo e del Presidente del Consiglio" sul tema dell'assistenza ai malati e della lotta alle malattie rare.

Il riferimento, rilanciato anche dall'opposizione parlamentare, è ovviamente al famoso video con il quale Renzi accettava l'Ice Bucket Challenge e, nel pronunciare parole chiare di vicinanza ai malati, lanciava un appello al sostegno della ricerca scientifica. Un gesto eclatante (si trattava del primo capo del Governo a mobilitarsi in prima persona per la raccolta fondi in favore della ricerca sulla sclerosi) cui però ora segue un gesto "politico" molto discutibile: il ridimensionamento del fondo, da 350 a 250 milioni di euro, per il sostegno (anche) dei malati di sclerosi laterale amiotrofica.

Il fondo nazionale per la non autosufficienza copre infatti a livello nazionale le risorse che le Regioni destinano ai livelli essenziali di assistenza delle persone non autosufficienti e non sostituisce le normali prestazioni sanitarie. Si tratta in sostanza di risorse essenziali che sono destinate solo ad una parte delle 2,5 milioni circa di persone non autosufficienti: per ottenere gli aiuti del Fondo è infatti necessario che "non autosufficiente certifichi la sua condizione di invalidità totale o l’handicap grave" e che presenti un Isee che non superi determinate soglie. Insomma, uno strumento che integra in maniera efficace le normali prestazioni del SSN e che serve in particolar modo alle persone a basso reddito.

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