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Renzi: “Grillo attacca rom e migranti per coprire la sberla delle Comunali”

Duro affondo del segretario del Partito Democratico nei confronti di Beppe Grillo: “L’Italia è più grande di un blog, la politica è una cosa più seria di un post, i like non possono essere l’obiettivo di chi vuole guidare l’Europa”.
A cura di Redazione
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Non era passata inosservata la scelta dello staff di Beppe Grillo di dedicare la “prima” del blog al tema dello sgombero dei campi rom e dello “stop”all'arrivo di migranti a Roma. In molti avevano stigmatizzato gli interventi del capo politico del MoVimento 5 Stelle e del Sindaco di Roma Virginia Raggi, anche per la durezza dei toni e l’inopportunità della “tempistica”, nel pieno della campagna elettorale per i ballottaggi delle amministrative.

Sul punto è oggi intervenuto anche il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, che ha attaccato duramente Beppe Grillo utilizzando la sua pagina Facebook. Renzi mette direttamente in relazione la sconfitta alle elezioni Comunali del M5s con la scelta di parlare di immigrazione e campi rom, ipotizzando che si tratti di un tentativo di distogliere l’attenzione dei cittadini in dal flop elettorale.

Devo fare i "complimenti alla concorrenza". Già, perché quelli del Movimento Cinque Stelle sono stati bravi. Dico davvero. Infatti: Grillo prende una storica sberla alle amministrative. Prova a replicare attaccando il Pd, e non ci riesce. Nel frattempo parte una rissa interna al Movimento, perché saranno anche tutti cittadini portavoce ma sono divisi in correnti come e più dei partiti tradizionali (anche se in quanto a divisioni interne, il Pd è imbattibile!). A quel punto cosa inventano i grillini? Un bell'attacco a immigrati e rom. E così: tutte le prime pagine dei quotidiani smettono di parlare del flop alle amministrative e sguazzano sulla loro svolta a destra. Sono stati bravi e lo dico senza ironia: perché gestire il registro della comunicazione richiede capacità e competenza. Sono stati bravi ma lo dico anche senza invidia: perché noi facciamo politica in modo diverso. Non possiamo inseguire il populismo e posizionarci su scelte strategiche solo per esigenze di comunicazione esterna o ricompattamento interno.

L'Italia è più grande di un blog, la politica è una cosa più seria di un post, i like non possono essere l'obiettivo di chi vuole guidare l'Europa.

Cambiare argomento è la cosa che possono fare loro. Cambiare l'Italia è la cosa che dobbiamo fare noi. Ed è una sfida che richiede tempo, fatica, impegno, serietà. Buona giornata, amici: avanti, insieme

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