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Renzi: “Disponibile a modificare l’Italicum, più importante il referendum costituzionale”

Ospite a Perugia, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è detto disponibile a modificare l’Italicum, sostenendo che la legge elettorale sarebbe meno importante dell’esito referendario del consulto previsto per il prossimo 4 dicembre.
A cura di Charlotte Matteini
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Matteo Renzi a Torino per la campagna elettorale di Piero Fassino

Matteo Renzi si dice pronto a cambiare l'Italicum, nonostante sia del parere che la nuova legge elettorale vada bene così com'è stata approvata. Durante la tappa perugina della campagna referendaria che lo vede impegnato a presentare le ragioni per votare sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, il presidente del Consiglio ha dichiarato: "A me costa fatica perché credo che l'Italicum sia la legge elettorale perfetta, funziona benissimo. Ma sono pronto a fare una discussione vera e anche a cambiarla. Perché la legge elettorale è meno importante del referendum, così come la mia carriera personale è meno importante del referendum. Mi va bene trovare le ragioni che ci uniscono".

Più importante l'esito positivo del referendum costituzionale, per Renzi, referendum su cui il presidente del Consiglio ha investito molto, arrivando a personalizzare lo scontro tra fazioni. Un referendum che se dovesse passare modificherebbe l'assetto istituzionale del Paese, apportando novità positive all'iter parlamentare, che risulterebbe più fluido evitando il continuo rimpallo delle proposte di legge tra la Camera e il Senato, sostiene la maggioranza: "Il referendum non è il congresso Pd. E saranno decisivi i voti della destra perché mentre Pd e centrosinistra avranno una stragrande maggioranza a favore, il centrodestra in modo incomprensibile si è schierato per il No. Un autorevole esponente della minoranza Pd mi ha criticato perché voglio prendere i voti di destra. Sì, forse è per questo che si chiama minoranza, io vorrei chiamarmi maggioranza. Se non prendi il voto degli altri ti chiami minoranza, io voglio essere maggioranza e cambiare le cose", ha sottolineato Renzi.

"D'Alema sui punti della riforma, per storia personale, è totalmente d'accordo. Ma siccome ha come obiettivo la distruzione di una persona e di un'esperienza, fa la sua battaglia. Auguri. D'Alema è un esperto di lotta fratricida in casa. Citofonare Romano Prodi e Walter Veltroni per sapere di che stiamo parlando. Se si fosse impegnato a combattere il centrodestra quanto ha combattuto i suoi compagni di partito, questo Paese sarebbe diverso", ha concluso il presidente del Consiglio.

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