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Renzi: “Combattiamo evasione senza punire. Dopo i gufi facciamo i conti con i vampiri”

“Per noi il cittadino va coinvolto prima non stangato subito”, ha scritto il premier nella sua Enews, nella quale ha elencato le iniziative del governo in risposta a “chi dice che ci occupiamo solo di referendum”.
A cura di C. T.
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"La lotta all'evasione ha raggiunto nel 2015 il record di tutti i tempi con quasi 15 miliardi recuperati: ma lo facciamo senza il modello punitivo del passato che puntava su un sistema vessatorio. Per noi il cittadino va coinvolto prima non stangato subito. Dopo i Gufi, insomma, facciamo i conti anche con i Vampiri". Così nella sua Enews settimanale il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha spiegato le iniziative del governo, e ha chiesto: "Si può fare meglio? Sì, sempre. Ma intanto stiamo facendo".

Secondo il premier  "ci sono molte buone notizie e chi si lamenta dei tanti bonus forse lo fa perché rimpiange la stagione dei malus. La stagione in cui le finanziarie servivano a prendere soldi agli italiani, anziché a restituirli". Il premier passa in rassegna "l’aumento di due miliardi dei fondi per la sanità" e l'aumento dei "soldi per le pensioni basse": "Non saranno 80 euro al mese ma sono un aiuto vero per chi vive al minimo. E soprattutto abbiamo previsto una misura organica e strategica sulla competitività e l’Industria 4.0". "Chi dice – ha aggiunto Renzi – che noi non abbiamo un disegno dovrebbe fare come quell’esercizio della ‘Settimana Enigmistica': unire i puntini. E mettere in fila tutte le cose che abbiamo fatto fino ad oggi". Sulle periferie il presidente del Consiglio ha ribadito di aver "liberato le risorse", sia nel "versante sport, sia nel versante comuni": "È facile scrivere pensosi editoriali sulla questione delle periferie nella società globale. Meno facile è scrivere leggi per dare soldi e strumenti per combattere il degrado e la solitudine delle periferie".

Iniziative che Renzi elenca in risposta a "chi dice che ci occupiamo solo di referendum (che peraltro vede crescere sempre di più la piattaforma www.bastaunsi.it: circa 400.000€ raccolti, oltre cinquemila comitati, migliaia di persone che si stanno offrendo volontarie per l’ultimo mese di campagna). L’unica cosa che personalmente ritengo fondamentale è chiedere che gli italiani entrino nel merito. Leggano il quesito referendario perché la risposta Sì o No non è una su una domanda a caso, ma sulla riduzione dei posti e dei costi della politica, sul bicameralismo, sul CNEL. Se stiamo sul merito, poi saranno gli italiani a decidere". Secondo il premier si tratta sempre dello "stesso approccio. Tu fai una legge di stabilità e anziché dibattere nel merito si chiedono: ma chissà cosa c’è dietro. Tu fai una riforma costituzionale e anziché dibattere nel merito si chiedono: ma chissà cosa c’è dietro. Noi invece ci domandiamo che cosa c’è davanti, il merito del quesito, il futuro dell’Italia e degli italiani.
Chi si domanda sempre cosa c’è dietro ai complotti. Chi si domanda cosa c’è davanti ai cittadini. La differenza tra fare polemica e fare politica, in fin dei conti, è tutta lì".

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