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Renzi: “Basta buonismo con chi diffama, Travaglio fa il falso quotidiano”. E lui lo querela

Duro attacco dell’ex Presidente del Consiglio al direttore del Fatto, dopo la svolta nel caso Consip. Travaglio replica: “Non ho avuto paura dei Berlusconi, dei Dell’Utri, dei Previti, figurarsi se mi spaventano le minacce di questo bulletto e della sua famigliola”.
A cura di Redazione
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Foto di repertorio
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“Il tempo del buonismo è finito, ho chiamato un avvocato, sono pronto a chiedere un risarcimento. Per me la parte di quello che sta buono e zitto è finita, andrò in Tribunale e dirò quello che c’è da dire”. È durissimo Matteo Renzi, ospite della trasmissione di La7 Otto e Mezzo, nel commentare gli ultimi sviluppi del caso Consip, con l’indagine a carico del sottufficiale del NOE, accusato di aver trascritto male alcune intercettazioni in modo da “tirare in ballo” il padre Tiziano e suggerire che potesse aver incontrato l’imprenditore Alfredo Romeo.

Il candidato alla segreteria del Partito Democratico spiega di aver assunto un avvocato e di essere convinto che siano in molti a dovergli delle scuse. L’affondo più deciso è nei confronti del Fatto Quotidiano e del suo direttore, Marco Travaglio: “Avrebbe potuto chiedere scusa a mio padre per aver scritto cose false, non lo ha fatto, dunque lo farà in Tribunale. Ormai invece di fare il Fatto fa il Falso quotidiano. Dal Tribunale di Firenze (dove era stato chiamato per la conciliazione di una denuncia in sede civile, intentata da Tiziano Renzi, ndr) è già scappato. Su caso Consip non ho problemi, io dico sempre che bisogna rispettare il lavoro dei giudici”.

La replica di Travaglio non si è fatta attendere, con annesso annuncio di querela:

Ho una lunga esperienza di cause civili intentatemi da personaggi ben più preoccupanti di lui e del suo babbo, per esempio dal suo co-riformatore costituzionale Silvio Berlusconi, che a suo tempo ci provò più volte e uscì regolarmente sconfitto. Non ho avuto paura dei Berlusconi, dei Dell'Utri, dei Previti, figurarsi se mi spaventano le minacce di questo bulletto e della sua famigliola. Quando sarà denunciato da me e dal Fatto quotidiano, da lui diffamato ieri come ‘Falso quotidiano', non mi meraviglierò della sua assenza dal tribunale né lo accuserò di ‘scappare': preferirò credere che abbia finalmente deciso di mantenere la leggendaria promessa di ritirarsi a vita privata in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Sconfitta che, casomai gli fosse sfuggita, si è verificata il 4 dicembre scorso

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