Regno Unito, allarme per la carne di pollo: 7 su 10 sono contaminati
Oltre 7 polli su 10 (72,9%) acquistati nei supermercati del Regno Unito sono risultati contaminati dal Campylobacter, un batterio potenzialmente letale che può provocare intossicazione alimentare. Lo rivela la UK Food Security Agency (FSA), che è giunta a questa conclusione dopo 6 mesi di analisi sui prodotti freschi in vendita nel Paese della Regina Elisabetta. Nel periodo considerato il 18,9% dei quasi 2.000 polli testati conteneva "alti livelli" di campylobacter, un percentuale peraltro anche più alta del precedente test avvenuto a novembre. Addirittura anche il 6,8% degli imballaggi ha mostrato segni del batterio. “Semplicemente è rischioso anche prendere un pollo da uno scaffale per controllarne il prezzo”, ha avvertito la FSA “L'incremento rispetto ai dati di novembre indica che supermercati, agricoltori e produttori non stanno facendo abbastanza per proteggere i clienti”. Si stima che circa 280.000 persone si ammalano e 100 persone muoiono ogni anno a causa del Campylobacter, che è la causa più comune di avvelenamento da cibo in Gran Bretagna.
Per questo motivo il professor Tim Lang, invita a boicottare il pollo acquistato nei supermarket. Va comunque detto che se cotto bene e si seguono attentamente le linee guida di preparazione, il rischio di avere effetti negativi sulla salute importanti si abbassa notevolmente. Gli esperti sconsigliano di lavare la carne di pollo per evitare la sua diffusione sulle mani o piani di lavoro. I rischi per la salute si rivelerebbero maggiori quando si maneggia il pollo crudo prima di cucinarlo. Ad ogni modo per Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti" le notizie provenienti da Oltremanico dovrebbe far preoccupare i consumatori, tanto da pretendere un intervento alle autorità sanitarie europee per chiarire se sussista lo stesso rischio anche nel resto d'Europa ed in Italia.
