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Regione Calabria, spese personali coi soldi pubblici: 3 arresti e 27 politici indagati

Tra le spese accertate biglietti per spettacoli di lap dance, gratta e vinci e pagamenti di tasse personali.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbero utilizzato i soldi dei rimborsi erogati dalla Regione Calabria e quindi pubblici per spese personali e per nulla collegate al loro lavoro. Per questo diversi consiglieri regionali calabresi sono finiti nei guai con l'accusa di peculato e falso. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha cercato di fare luce sull'uso dei finanziamenti pubblici forniti ai gruppi consiliari sotto forma di rimborsi. Secondo le indagini della Guardia di finanza sarebbero numerosi i casi di spese folli accertati durante la passata legislatura regionale. Tra le persone coinvolte anche l'attuale assessore ai trasporti alla Regione Calabria, Nino De Gaetano del Partito Democratico, arrestato dalle Fiamme gialle e posto ai domiciliari. Mandati di arresto anche per due esponenti politici di centrodestra consiglieri regionali nella passata legislatura, mentre per altri cinque politici che hanno fatto parte della nona legislatura è stato disposto l’obbligo di dimora fuori dai confini regionali.

Tra le spese pazze accertate dagli inquirenti numerosi acquisti personali come detersivo, cambio olio e dei tergicristalli delle autovetture di proprietà, ma anche tagliandi del Gratta e vinci, biglietti per spettacoli di lap dance e pagamenti di tasse personali all’Ufficio delle Entrate. L'operazione denominata "Erga Omnes" in tutto ha portato al sequestro di beni per complessivi due milioni e mezzo di euro ritenuti nella disponibilità dei 27 indagati.

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