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Regionali Veneto, Tosi scopre le carte: domani l’annuncio della candidatura

Il sindaco di Verona Flavio Tosi, ormai ex della Lega Nord, ha deciso di correre per le Regionali in Veneto contro il suo ex compagno di partito Luca Zaia e contro Alessandra Moretti del Pd. Domani l’annuncio ufficiale.
A cura di Susanna Picone
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Flavio Tosi sembra aver deciso: si candiderà alle Regionali in Veneto. L’annuncio ufficiale lo farà domattina, secondo quanto confermano dall’entourage del sindaco di Verona “cacciato” dalla Lega Nord di Matteo Salvini dopo una serie di minacce e di ultimatum. L’ex del Carroccio, che dopo l’espulsione dalla Lega aveva chiesto qualche giorno per riflettere, scopre dunque le carte. Il suo annuncio ufficiale lo farà sabato 14 in mattinata dal palco della manifestazione organizzata nella sua città – il sindaco ha chiamato a raccolta i suoi fedelissimi – dalla sua fondazione “Ricostruiamo il Paese”. Dunque Flavio Tosi sfiderà per le Regionali in Veneto il candidato della Lega Nord di Matteo Salvini, il governatore in carica Luca Zaia, e Alessandra Moretti, candidata del Pd. E mentre lui domani sarà a Verona per l’annuncio ufficiali, Salvini sabato e domenica inizierà un tour pre-elettorale in Veneto a sostegno di Zaia.

Salvini: “Tosi? Eravamo amici, ora ho finito guance da porgere” – Intanto oggi il leader della Lega Salvini è intervenuto a Radio24 parlando di svariati argomenti comprese le elezioni Regionali. “Se vinciamo in qualunque delle Regioni super-rosse, c’è qualcuno a Palazzo Chigi che il giorno dopo dovrebbe dimettersi e tornare al voto”, ha detto attaccando Renzi e spiegando di “puntare a vincere in Liguria e Toscana” oltre che in Veneto. A proposito di Tosi – che nei giorni scorsi ha definito il segretario del Carroccio un “dittatore sleale e scorretto” – il leghista ha detto: “Eravamo amici, ora mi dice di tutto. Con lui ho finito le guance da porgere, me ne farò una ragione. La Lega non è un tram da cui sali e scendi, lui voleva prendere il posto di Zaia o condizionarlo. Ha scelto un'altra formazione politica, non porto rancore. Auguri”. “Il patto? Non esisteva. Due anni fa si era detto: tu fai il segretario, io il leader di centrodestra. Il mondo cambia. Non siamo mica andati dal notaio”, ha aggiunto Salvini.

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