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Regionali 2015, la chiusura delle campagne elettorali: Renzi a Firenze, Grillo a Genova

I leader dei maggiori partiti italiani chiudono, in una giornata caratterizzata dalla polemica sugli “impresentabili”, la campagna elettorale per le elezioni regionali 2015.
A cura di Susanna Picone
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L’ultima giornata di campagna elettorale per le elezioni regionali 2015 è stata senza dubbio segnata dalla lista dei cosiddetti impresentabili diffusa dalla Commissione Antimafia di Rosi Bindi. Sedici nomi, tutti tra Campania e Puglia, che hanno sollevato molte polemiche. Polemiche nate soprattutto perché all’interno di questa lista di impresentabili compare anche il nome di Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno in corsa per la guida della Regione Campania in quota Pd. Il nome di De Luca ha scatenato un putiferio politico all’interno del Partito Democratico e anche il premier Renzi, intervenendo sulla questione da Ancona, ha detto che fa male “che si utilizzi la vicenda dell’antimafia per regolare dei conti” nel partito.

Renzi a Firenze, Grillo a Genova, Salvini a Verona – Dopo il suo intervento nelle Marche, Matteo Renzi è andato a Firenze per chiudere la campagna elettorale per le elezioni regionali di domenica 31 maggio. Il premier è al Teatro Puccini con il candidato governatore Enrico Rossi e i big del Pd toscano. Per Renzi è stato allestito anche un maxi schermo all’esterno del teatro. All’interno ci sono oltre un migliaio di persone, centinaia anche nel giardino attiguo. Beppe Grillo ha scelto per il comizio finale la sua Genova mentre Salvini è a Verona, a casa dell’avversario Flavio Tosi. Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, invece, per le ultime ore di campagna elettorale, hanno scelto la televisione. Nessuno dei big ha deciso di chiudere la campagna elettorale in Campania.

Grillo: “Io impresentabile infatti non candidato” In Liguria il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, nel corso del comizio a sostegno della candidata Alice Salvatore, ha commentato la lista degli impresentabili dicendo che in questo Paese ci sono sempre stati: “Nel 2005 in Parlamento ce ne erano 25 passati in giudicato ma non siamo mai riusciti a fare pubblicare i nomi sui giornali. Non è cambiato nulla”. “Abbiamo fatto il primo VDay per mandarli via dal Parlamento, mi ricordo che solo i condannati in via definitiva allora erano 25. Non è cambiato nulla – ha detto Grillo – in questo Paese”. Prima di arrivare a Genova Grillo aveva postato su Twitter il suo appello agli elettori della Campania: “Il voto a De Luca è inutile, quello a Valeria Ciarambino è utilissimo”. “Io sono il più impresentabile di tutti, ma non ci vado in Parlamento, sto fuori con voi perché ho condanne e processi”, così dicendo che in Parlamento e nelle Regioni ci devono andare loro e indicando i candidati di M5s con lui sul palco.

Salvini a Verona: “Chiuderemo i campi rom” – Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha chiuso la campagna a favore del governatore uscente Luca Zaia a Verona. Durante il comizio attacchi, fischi contro le ex-ministre Cécile Kyenge ed Elsa Fornero. Salvini ha parlato di immigrazione, delle riforme di Renzi e del voto a Zaia. “Il voto a Zaia domenica servirà a rendere più forte la Lega – così il segretario del Carroccio -. Il nostro primo impegno è quello di abolire la legge Fornero”. Salvini ha insistito sui concetti di “normalità” e “pulizia”: “Normalità vuol dire sostegno alle forze di polizia, castrazione chimica per pedofili e stupratori. Chiuderemo i campi Rom dal primo all'ultimo e denunceremo tutti quelli che ci danno dei nazisti. I veri razzisti stanno a sinistra. Noi non facciamo morire i migranti in mare, diciamo che vanno aiutati a casa loro”.

Berlusconi: “Renzi soffre di una bulimia di potere” – “Un risultato 4 a 3 mi andrebbe bene ma non escludo ulteriori sorprese, come in Veneto dove siamo sicuri di vincere, la Campania dove sono altrettanto sicuro e la Liguria, dove i liguri sono persone intelligenti e la sinistra ha fatto disastri e ho letto di un grosso scandalo che potrebbe esplodere contro la sinistra di un imprenditore che un giorno firma un appalto per costruire un ospedale, e il giorno dopo firma per essere l'editore de L'Unità”, questo il pronostico di Silvio Berlusconi, intervenuto a “Bersaglio mobile” da Enrico Mentana. In merito alla polemica sugli impresentabili Berlusconi ha detto di essere garantista e dunque di giudicare solo dopo le sentenze definitiva “ma la situazione di De Luca è assolutamente particolare perché ove vincesse non potrebbe governare per la legge Severino”. Di Renzi l’ex premier ha detto che “soffre di una bulimia di potere anche per il modo in cui si impone ai suoi e al Parlamento”.

Renzi: “Tolto a Paese un po’ di polvere” – “Siamo in un momento in cui facciamo una cosa grande. Finalmente abbiamo tolto di dosso al Paese un po' di polvere”: così Renzi è intervenuto a Firenze per sostenere la candidatura di Enrico Rossi a governatore della Toscana. “Ve lo dico in queste ore di difficoltà. Il Pd non è un'accozzaglia di gente. È una comunità pronta a sfidare un partito repubblicano, speriamo in salute ma non troppo forte, dove non si insulta e dove non si aspetta tutte le volte che accada una disgrazia per metterci sopra il carico di odio, come fanno Salvini a Grillo”, ha detto il premier dal palco. E ancora: “Sono certo, straconvinto che l'Italia abbia tutte le caratteristiche perché possa essere nei prossimi dieci anni la locomotiva di una Europa che cambia”.

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