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Reggio Emilia, studenti tentano di dare fuoco alla scuola spacciandosi per miliziani Isis

Tre studenti hanno cercato di dare fuoco ad un’aula scolastica poi hanno scritto sulla lavagna: “Isis tra di noi ripasseremo”.
A cura di D. F.
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“Isis tra di noi ripasseremo”: questa scritta sulla lavagna di una scuola di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, aveva allarmato non poco gli investigatori che stavano indagando sui responsabili di un atto vandalico nella scuola, arrivando a ipotizzare la matrice dell'estremismo islamico. In realtà, però, si trattava di una bravata organizzata da tre studenti che, per vendicarsi con il preside e gli insegnanti, avevano architettato una serie di azioni volte a danneggiare le aule: erano infatti stati lanciati dei sassi alle finestre, mentre i banchi erano stati cosparsi di benzina con intento di dargli fuoco. Infine, nel tentativo di depistare le indagini, era stata apposta la scritta sulla lavagna.

La fuga dei tre ragazzi è però durata poche ore: fermati dai carabinieri, i tre ex studenti dell’Istituto superiore Gobbetti di Scandiano puzzavano ancora di benzina, circostanza che ha insospettito non poco i militari, che li hanno condotti in caserma. Sono stati sufficienti pochi minuti di interrogatorio per scoprire la verità: gli autori dei danneggiamenti non erano pericolosi miliziani armati di tutto punto, bensì tre sbarbatelli impacciati che avevano lasciato alle loro spalle non poche tracce. Per questo sono stati accusati di concorso in danneggiamento aggravato: due di loro, di 18 e 20 anni, sono stati arrestati. Il terzo al momento è solo indagato. Ai carabinieri hanno rivelato di aver agito in quel modo per "saldare" vecchi screzi contro preside e insegnati, ritenuti troppo severi.

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