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Reggio Emilia, prende a calci porta della prefettura gridando “Allah Akbar”: il video choc

Lʼuomo, 36 anni, aveva già collezionato quattro decreti di espulsione. Denunciato per minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento, presto sarà espulso dall’Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è inginocchiato in atteggiamento di preghiera davanti alla prefettura di Reggio Emilia, inveendo in italiano e poi gridando "Allah Akbar" quando la polizia è intervenuta. Protagonista un marocchino di 36 anni, già colpito da quattro ordini di espulsione. La scena non è passata inosservata all’agente di guardia locale che ha filmato la scena. Mentre il poliziotto stava per uscire per verificare l’accaduto, il 36enne ha poi sferrato un calcio al portone, riuscendo ad aprirlo, iniziano poi a inveire contro l’agente: “Vaff… Io amo Allah. Voi siete dei diavoli e io ammazzo tutti i diavoli”.

L’uomo, che ha agito probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha poi continuato a rivolgere frasi sconnesse agli agenti e anche quella "Allah Akbar". Dopo le visite mediche è stato dimesso dal Pronto soccorso dell'Arcispedale Santa Maria Nuova e successivamente, visto il suo comportamento minaccioso, portato al Cie di Torino in attesa dell'espulsione dall'Italia. Dalle prime indagini della Digos si è appurato che il marocchino era stato fermato in passato per reati di droga e denunciato per porto di armi e strumenti atti ad offendere. Gli agenti hanno poi eseguito una perquisizione nell’abitazione di alcuni conoscenti del marocchino, dei quali lo stesso era stato ospite di recente. Nei locali non sono stati rinvenuti armi o altri oggetti sospetti. Il marocchino sarà denunciato per minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento.

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