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Reggio Calabria: sotto al cantiere reperti che potrebbero riscrivere la storia della città

Il ritrovamento delle mura di un antico edificio durante gli scavi per un parcheggio nel centro storico cittadino sta destando molto interesse tra gli archeologi che però per ora non si sbilanciano sulla datazione.
A cura di Antonio Palma
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Mentre si festeggia la ristrutturazione, l'ampliamento e la nuova riapertura del museo di Palazzo Piacentini dove sono ospitati anche i Bronzi di Riace, a Reggio Calabria una nuova scoperta archeologica sta destando molto interesse. Come rivela Repubblica, durante gli scavi preliminari per la costruzione di un enorme parcheggio interrato nella piazza del centro storico cittadino, infatti, è emersa una struttura antica, sorprendentemente integra e con mura intatte, che per alcuni potrebbe riscrivere la storia passata della città. Ufficialmente dagli scavi non è trapelato ancora nulla a parte il blocco dei lavori e la presa in custodia dei cantieri da parte della soprintendenza dei beni culturali, ma secondo indiscrezioni si tratterebbe di reperti importantissimi che potrebbero rivelare fatti e circostanze del tutto ignorate fino a questo momento.

Inizialmente si credeva nel ritrovamento di reperti di poco conto, ma dopo pochi giorni di scavi più profondi da parte di archeologi e tecnici ci si è accorti che si era di fronte ad una scoperta molto più interessante. Anfore, brocche e monete ritrovate in zona sono state portate via per studiarne la datazione, ma ovviamente la parte più importane resta la struttura localizzata sotto il terreno. Alcuni ipotizzano possa trattarsi di una struttura di epoca romana altri ancora di un struttura precedente che poi i romani potrebbero aver utilizzato trasformandola.

"Bisogna ancora avere la certezza dell'epoca a cui sale il ritrovamento, siamo comunque di fronte ad un evento straordinario. Da ciò che dicono gli esperti, infatti, quanto emerso si troverebbe al di fuori delle mura della antica città. Possiamo, quindi, riscrivere una parte importante di storia della nostra città e del nostro paese" ha dichiarato il sindaco Giuseppe Falcomatà. Al momento comunque gli scavi proseguono con calma e prudenza per riportare alla luce gli antichi resti e dalla soprintendenza non si sbilanciano: "È troppo presto per fare ipotesi, bisogna scavare ancora".

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